Gli ultimi sondaggi elettorali sulle forze politiche: tutti i numeri su Lega, Pd, M5S, Fdi, Forza Italia e sinistra
I dati degli esperti sulle intenzioni di voto degli italiani
Ultimi sondaggi elettorali su Lega, Pd e M5S e altri
Cosa dicono gli ultimi sondaggi elettorali sulle forze politiche italiane? Per dare una risposta adeguata a questa domanda è interessante effettuare un confronto tra tutte le rilevazioni sulle intenzioni di voto degli italiani che sono state pubblicate dai media italiani negli ultimi giorni, effettuate da noti e autorevoli istituti demoscopici. Dunque, ricordiamo qui tutti i numeri su Lega, Pd, M5S, Fdi, Forza Italia, +Europa Leu e altri partiti minori.
Va innanzitutto chiarito che secondo gli ultimi sondaggi elettorali la Lega di Matteo Salvini si conferma ampiamente e indiscutibilmente primo partito italiano. Il Carroccio sta pagando lo strappo del suo leader, che a inizio agosto ha aperto unilateralmente la crisi di governo, rompendo l’alleanza di governo con il Movimento 5 Stelle e decretando la fine dell’esecutivo Conte I. Ma il margine di vantaggio su pentastellati e Partito Democratico è piuttosto ampio.
Nel dettaglio la Lega oscilla nei sondaggi tra il 30,1 per cento delle preferenze stimato dall’istituto Ixè (rilevazione del 2-3 settembre per il programma di Raitre Cartabianca) e il 33,4 per cento indicato invece dall’ultimo sondaggio di Swg (interviste del 4-9 settembre per il telegiornale di La7). Un mese fa comunque i leghisti si muovevano in media tra il 35 e il 40 per cento di voti potenziali, in crescita dal 34,3 per cento reale straordinario conquistato alle Elezioni Europee dello scorso 26 maggio.
Nei sondaggi elettorali, poi, il Pd sembra essere saldamente secondo partito davanti al M5S. I Dem variano, sempre stando alle rilevazioni effettuate e pubblicate nei primi giorni di settembre 2019 tra il 22,1 per cento segnalato da Swg e il 24,4 di Tecnè (rilevazione del 5 settembre per l’agenzia di stampa Dire). Il Partito Democratico dunque, per i sondaggisti, non paga l’apertura di una trattativa di governo con i pentastellati, dopo anni di forte scontro, ma soprattutto non perde terreno per il sostegno ad un governo guidato da Giuseppe Conte.
D’altra parte i sondaggi elettorali degli ultimi giorni spiegano anche come l’elettorato Pd sia favorevole in larga maggioranza all’intesa siglata con il Movimento 5 Stelle e quindi alle mosse del segretario Nicola Zingaretti.
Come dicevamo, negli ultimi sondaggi elettorali il M5S segue il Pd a breve distanza, in risalita dal deludente 17,1 per cento di voti raccolto quattro mesi fa alle Europee. Il partito di Luigi Di Maio varia tra il 21 per cento indicato da Swg e il 22,3 stimato da Ixè. Il dato del Movimento 5 Stelle è dunque molto omogeneo. I pentastellati sono al 21,7 per cento secondo Ixè e al 22 secondo Demopolis (sondaggio del 4-5 settembre per Tg3 Linea Notte).
Confermata anche l’ascesa di Fdi. I sondaggi indicano il partito di Giorgia Meloni poco oltre il soddisfacente 6,4 delle Europee. Le quattro rilevazioni che abbiamo confrontato segnalano Fratelli d’Italia tra il 6,8 e il 7,4 per cento.
Brutti segnali ancora per Forza Italia. Gli azzurri, che alle urne sono precipitati all’8,8 per cento dal 14 delle Elezioni Politiche di 15 mesi prima, oscillano ora nei sondaggi elettorali tra il 5,2 e il 7,8 per cento. Il nuovo calo viene accentuato anche dalla frattura interna che ha portato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ad avvicinarsi al centrodestra sovranista di Salvini e Meloni. Cambiamo viene stimato da Swg al 2,3 per cento.
Si mantengono su cifre basse sia gli ultra europeisti e liberali di +Europa sia la sinistra di Leu, che alle Europee ha sostenuto la lista La Sinistra. I primi non superano mai il 2,7 per cento. La sinistra radicale non va mai oltre il 3 per cento. Marginale anche il peso dei Verdi: all’1,6 per cento per Tecnè, all’1,5 secondo Ixè e al 2,2 per Swg.
Dove vedere gli ultimi sondaggi
Va ricordato che la pubblicazione dei sondaggi elettorali in Italia è regolata dalla legge del 2000 sulla par condicio, che vieta la diffusione di rilevazioni sul consenso ai partiti a due settimane dal voto. Il testo stabilisce che per essere pubblicati tutti i sondaggi devono essere accompagnati da informazioni relative al soggetto che ha realizzato la rilevazione, il committente, l’acquirente, i criteri seguiti per la formazione del campione intervistato, il metodo di raccolta delle informazioni e di elaborazione dei dati, il numero delle persone intervistate e l’universo di riferimento, le domande rivolte, la percentuale delle persone che hanno risposto alle domande, la data in cui la rilevazione è stata realizzata.
I risultati dei sondaggi devono infine essere pubblicati su un apposito sito web istituito e tenuto a cura del Dipartimento per l’informazione e l’editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il dominio è Sondaggipoliticoelettorali.it.