Esclusivo TPI – Il sorprendente sondaggio su Roma: Raggi davanti a Gualtieri e Michetti in testa
Come largamente indicato dai sondaggi sino ad oggi resi pubblici, alle elezioni di Roma il centrodestra è avanti sia nelle intenzioni di voto alle liste che ai candidati. È testa a testa Raggi-Gualtieri per assicurarsi il secondo turno, con la sindaca che supera il candidato Pd per la prima volta e che potrebbe riscuotere maggiore consenso nel caso in cui presentasse una sua lista civica in appoggio al M5S, come rivela oggi un esclusivo sondaggio sulle elezioni amministrative a Roma elaborato da Noto Sondaggi per TPI. Calenda? Potrebbe essere decisivo nel flusso dei voti (dal centrosinistra).
Che Enrico Michetti, candidato a sindaco di Roma per il centrodestra in ticket con Simonetta Matone, fosse il favorito alle elezioni per la Capitale del prossimo ottobre era cosa nota. Quello che emerge da questo esclusivo sondaggio politico elettorale realizzato da Noto Sondaggi per TPI è che, per la prima volta, Virginia Raggi è davanti a Roberto Gualtieri, con la sindaca uscente che ha più di una chance di battere in volata il candidato del Pd e accaparrarsi un posto al ballottaggio.
Realizzato tra il 16 e il 18 giugno 2021 su un campione di 1000 persone, con una percentuale di risposta pari al 92%, il sondaggio realizzato dall’istituto presieduto da Antonio Noto, uno dei più autorevoli sondaggisti italiani, mette in luce, in vista del primo turno delle comunali, le intenzioni di voto alle liste, le intenzioni di voto ai candidati e i flussi elettorali con il voto disgiunto che, come vedremo, potrebbe risultare decisivo per l’approdo al ballottaggio di uno dei candidati in lizza.
La rilevazione offre diversi spunti di riflessione in vista della competizione elettorale e dimostra come la partita, nonostante i numeri di seguito riportati, sia ancora molto aperta, anche se, al momento, sembrerebbe sorridere soprattutto al candidato del centrodestra (qui il suo profilo).
Intenzioni di voto alle liste
Proprio la coalizione del centrodestra risulterebbe essere la più votata con il 35% delle preferenze, così ripartite: 21% Fratelli d’Italia, con il movimento di Giorgia Meloni che diventerebbe il primo partito a Roma, 8 per cento Lega, 4 per cento Forza Italia e 2% attribuibile ad altre liste.
La coalizione della sindaca uscente, Virginia Raggi, otterrebbe il 25% dei consensi, 10 punti in meno rispetto a quella del centrodestra.
Il dato sicuramente più interessante è dato dalla percentuale che il sondaggio attribuisce a una ipotetica lista civica in supporto della Raggi: secondo la rilevazione, infatti, una lista della sindaca otterrebbe l’11 per cento dei voti, mentre il Movimento 5 Stelle avrebbe il 14% delle preferenze.
Questo non vuol dire, così come sottolineato dallo stesso Antonio Noto, le cui parole sono riportate di seguito, che senza una lista civica a supporto della Raggi, il M5S si fermerebbe necessariamente al 14 per cento, ma che, con una lista civica in appoggio, la sindaca uscente avrebbe di certo maggiori chance di approdare al ballottaggio.
La stessa percentuale attribuita alla coalizione Raggi è assegnata a quella che sostiene il candidato del Pd, Roberto Gualtieri, fresco vincitore di primarie.
Secondo il sondaggio, infatti, la coalizione di centrosinistra otterrebbe il 25%, così ripartiti: 18,5 per cento al Partito Democratico, 2% ai Verdi, l’1,5 per cento a Leu, l’1 per cento a Sinistra Italiana e il 2 per cento provenienti da liste civiche e altre forze di centrosinistra.
La coalizione che appoggia Carlo Calenda, invece, è accreditata all’11% con il 7 per cento attribuito ad Azione, il 2% a Italia Viva e un altro 2 per cento ottenuto da altre liste.
Sondaggio Roma: le intenzioni di voto ai candidati
Ma il voto disgiunto, come detto, potrebbe cambiare le carte in tavola. Lo dimostrano le intenzioni di voto ai candidati al primo turno che, eccezion fatta per il candidato del centrodestra Michetti che otterrebbe sempre il 35%, modificano i rapporti di forza.
Se con le intenzioni di voto alle liste si prefigurerebbe un testa a testa per il ballottaggio tra Virginia Raggi e Roberto Gualtieri, altrettanto non si può dire con le preferenze per i candidati sindaci.
In questo caso, infatti, secondo la rilevazione Virginia Raggi andrebbe al ballottaggio con il 26% delle preferenze, mentre Roberto Gualtieri si fermerebbe al 23 per cento con Carlo Calenda che otterrebbe 3 punti in più, ottenendo il 14%.
L’importanza del voto disgiunto
A determinare questo squilibrio tra le intenzioni di voto alla liste e quelle ai candidati è il cosiddetto voto disgiunto, che viene analizzato dal sondaggio attraverso i flussi elettorali.
Da questo punto di vista il candidato più penalizzato risulta essere proprio quello del centrosinistra Roberto Gualtieri. Tra quel 25% di persone che esprimono il proprio voto per la coalizione che appoggia il candidato Pd, infatti, risulta esserci un 28 per cento che voterebbe Carlo Calenda come candidato sindaco e un 7% che invece sceglierebbe Virginia Raggi. Ecco perché le coalizioni che appoggiano Raggi da una parte e Gualtieri dall’altra sono a pari merito in termini di consensi, ma non si tramutano nelle stesse percentuali nel momento in cui si esprimono le intenzioni di voto per i candidati sindaci.
Il sondaggio per TPI sulle elezioni a Roma: le parole di Antonio Noto
L’analisi dei flussi elettorali potrebbe dunque dare un’idea di quello che potrebbe accadere al ballottaggio anche se, così come sottolinea Antonio Noto in un’intervista a TPI (disponibile qui), “la partita è ancora aperta“.
Secondo il sondaggista, infatti, il centrodestra, che appare sicuro di approdare al secondo turno, nonostante un candidato non molto noto e addirittura secondo alcuni scelto da Salvini per perdere le elezioni a Roma e addossare le colpe di una eventuale sconfitta alla Meloni, allo stesso tempo al ballottaggio avrebbe “poco bacino elettorale da cui attingere consenso”, mentre chiunque vada al ballottaggio tra Raggi e Gualtieri avrebbe sicuramente una parte di elettorato più ampia da cui poter “pescare” voti.
Ma è sul primo turno che Antonio Noto ripone le sue attenzioni, spiegando perché, alla fine, potrebbe essere proprio la Raggi a spuntarla su Gualtieri per l’accesso al ballottaggio e la sfida a Michetti per la poltrona di sindaco: “Ha una coalizione coesa nei suoi confronti ed è quindi difficile che poi possa perdere qualche voto rispetto al voto dei partiti. Questo può essere un suo vantaggio competitivo”.
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