Sondaggio: solo con Zingaretti il Pd si riprende Roma. Raggi ultima per fiducia
Sette Romani su dieci esprimono un giudizio negativo relativamente all'operato dell'amministrazione Raggi, mentre Fratelli d'Italia nelle intenzioni di voto sfiora il 23 per cento. Il sondaggio Winpoll per il Sole 24Ore
Sondaggio Comunali Roma (16 aprile 2021)
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti è la carta vincente su cui dovrebbe puntare il Pd per riconquistare il Campidoglio. Sette Romani su dieci esprimono un giudizio negativo relativamente all’operato dell’amministrazione Raggi, mentre Fratelli d’Italia nelle intenzioni di voto sfiora il 23 per cento. Ad evidenziarlo è il sondaggio realizzato da Winpoll e pubblicato oggi sul Sole 24Ore. Il sondaggio, svolto dal 12 al 14 aprile su un campione di mille cittadini maggiorenni residenti nel comune di Roma, fotografa l’attuale situazione politica in vista delle prossime elezioni comunali. Nel frattempo, oggi è uscita la notizia che il Pd di Roma proporrà il 20 giugno come data per le primarie.
Comunali Roma: il sondaggio di Winpoll
Il sondaggio condotto da Winpoll evidenzia il tasso di conoscenza e fiducia di alcuni esponenti politici. Ad eccezione di Fabio Rampelli, deputato di FdI noto al 51 per cento dei romani, i nomi sondati sono molto conosciuti: Roberto Gualtieri (79 per cento), Carlo Calenda (87 per cento), Guido Bertolaso (94 per cento), Nicola Zingaretti e Virginia Raggi (99 per cento ciascuno).
Zingaretti risulta essere anche il politico di cui si fidano maggiormente i romani (44 per cento), seguito a pari merito da Bertolaso e Calenda (43 per cento), Gualtieri (42 per cento), Rampelli (33 per cento) e a chiudere Raggi (28 per cento). Calenda e Zingaretti risultano essere i politici che godono di maggior consenso trasversale. Il primo più nel centrodestra (3,7 dalla Lega e 4,7 da Fratelli d’Italia nella propensione al voto), Zingaretti tra i 5 Stelle (4,1).
Ipotizzando Guido Bertolaso come candidato del centrodestra che raggiunge il turno di ballottaggio (forte di quasi il 42 per cento sulle intenzioni di voto per le politiche), risulterebbe ampiamente vincente contro Virginia Raggi (57,9 a 42,1) e contro Roberto Gualtieri (54,3 a 45,7). In caso di ballottaggio contro Calenda e Zingaretti avrebbe però la peggio (46,6 a 53,4 contro Zingaretti e 48,3 a 51,7 contro Calenda).
Sulle intenzioni di voto per le politiche il Pd è il primo partito col 24,2 per cento seguito da Fratelli d’Italia (22,8 per cento). Deboli i 5 Stelle (14,3 per cento) e non esaltante il risultato di Azione al 3,3 per cento nonostante la forza del suo leader. Complessivamente tra le coalizioni il centrodestra supera il centrosinistra di circa 5 punti (41,7 per cento a 36,8 per cento).
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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