Sondaggi politici elettorali oggi 7 luglio 2020, la classifica dei presidenti di Regione e sindaci più amati
Ecco cosa indicano gli ultimissimi sondaggi politici elettorali di oggi, 7 luglio 2020, partito per partito
Sondaggi politici elettorali oggi 7 luglio: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Chi sono i presidenti di Regione più amati dagli italiani? E i sindaci? A rivelarlo è l’ultimo sondaggio dell’Istituto Noto pubblicato su Il Sole 24 Ore ieri, 6 luglio. Una fotografia di come è cambiato il gradimento nei confronti degli amministratori locali, in particolare dopo l’emergenza Coronavirus.
Il sondaggio fa emergere con evidenza un trionfo dei governatori di centrodestra. Tra i quattro più apprezzati, infatti, ben tre sono della Lega. Secondo l’Istituto Noto il più amato in assoluto dai suoi concittadini è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: un consenso aumentato dopo l’emergenza Covid. Seguono Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia e Donatella Tesei, presidente dell’Umbria. Al quarto posto la nuova presidente della Regione Calabria Jole Santelli. In seguito troviamo Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) e Marco Marsilio (regione Abruzzo).
Nella parte bassa di questa particolare classifica si piazzano Attilio Fontana (Lombardia), tredicesimo, Vito Bardi (Basilicata), Luca Ceriscioli (Marche), Michele Emiliano (Puglia) e Nicola Zingaretti (Lazio). Il segretario del Pd, in particolare, arriva ultimo in quanto a popolarità. “L’onda di piena della pandemia investe anche la politica locale – scrive Il Sole -. Solleva alcuni leader e ne affoga altri, in un terremoto del consenso che guarda prima di tutto alle regionali di settembre, ma promette di farsi sentire anche ai piani alti dei principali partiti del Paese. In un doppio dualismo che nella Lega esalta il presidente veneto Zaia e schiaccia il lombardo Fontana”.
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca, in questi mesi diventato spesso virale sui social per alcune sue uscite senza peli sulla lingua, si piazza all’11esimo posto, con un gradimento del 46%, tra Enrico Rossi, governatore della Toscana (10°), e Sebastiano Musumeci, presidente della Regione Sicilia (12°).
Per quanto riguarda i sindaci, in testa alla classifica di gradimento troviamo quello di Bari, Antonio De Caro, che è anche presidente dell’Anci. Decaro raccoglie un ampio 69,4%, affiancato sul podio dal messinese Cateno De Luca e da Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, una delle città più colpite dall’epidemia, ex aequo con Marco Bucci (sindaco di Genova). In fondo alla classifica troviamo la sindaca di Roma Virginia Raggi e quello di Palermo Leoluca Orlando, accompagnati da Salvo Pogliese di Catania, Giuseppe Falcomatà di Reggio Calabria, Rinaldo Melucci sindaco di Taranto e Luigi De Magistris di Napoli. Chiara Appendino, sindaco di Torino, è al 97imo posto.
Ma come è stato realizzato il sondaggio di Noto? Il cosiddetto Governance Poll 2020, pubblicato su Il Sole 24 Ore, è realizzato intervistando mille elettori in ogni città e Regione, disaggregati per sesso, età e area di residenza. Le interviste sono state effettuate dal 5 al 30 giugno 2020 con sistemi misti (telefoniche con l’ausilio del sistema Cati, telematiche tramite il sistema Cawi e con il sistema Tempo Reale). Il margine di errore è di +0 -4%. Per i governatori di Regione la domanda è stata: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del presidente della Regione. Se domani ci fossero le elezioni regionali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale presidente della Regione?”.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.