Sondaggi politici elettorali oggi 3 marzo 2023: sei giovani su dieci bocciano l’operato del governo nella lotta al cambiamento climatico
Sondaggi politici elettorali oggi 3 marzo 2023
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – I giovani si dicono preoccupati dal cambiamento climatico e bocciano il governo in materia di politiche ambientali: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Emg per il WWF nel giorno in cui è in programma lo sciopero globale sul clima.
Secondo la rilevazione, effettuata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale dai 18 ai 34 anni per sesso, età istruzione e area geografica nel periodo tra il 23 e il 27 febbraio 2023, otto giovani su dieci (il 77% degli intervistati) si dicono molto o abbastanza preoccupati dal cambiamento climatico.
Sei giovani su dieci, inoltre, dichiarano che il cambiamento climatico ha un impatto sulla propria vita (58% molto o abbastanza), mentre il 56 per cento si dice impegnato in azioni quotidiane per affrontare la crisi climatica.
Più della metà del campione, inoltre, dichiara di impegnarsi a fare scelte di consumo più sostenibili mentre il 44% si aspetta subito interventi dalle istituzioni.
Istituzioni che vengono bocciate sulle politiche ambientali: per il 63% dei giovani, infatti, il governo italiano sta facendo poco o nulla per affrontare il cambiamento climatico.
Netta l’opinione dei giovani italiani a favore delle fonti di energia rinnovabile come risposta sia alla crisi climatica che a quella energetica. Il 75%, infatti, ritiene auspicabile che tutta l’energia italiana venga prodotta da fonti rinnovabili e il 73% pensa che le fonti di energia rinnovabile siano la soluzione alla crisi energetica che stiamo affrontando.
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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