Sondaggi politici elettorali: a Roma bocciata la Raggi, Gualtieri avanti ma c’è l’incognita centrodestra
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI, 28 MAGGIO 2021
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Si accende sempre più la corsa per diventare il nuovo sindaco di Roma. Sulle comunali capitoline pesa ancora l’indecisione della coalizione di centrodestra, che non ha sciolto le riserve sul nome del candidato. Prova a fare chiarezza il “Rapporto Roma, verso le elezioni comunali”, realizzato da Tecnè per Adnkronos. Il sondaggio prende in considerazione alcuni tra i principali papabili candidati del centrodestra. In tutti i casi le percentuali che otterrebbero i principali sfidanti, vale a dire Virginia Raggi, Roberto Gualtieri e Carlo Calenda, non cambierebbero di molto.
Da sottolineare come, sempre secondo il sondaggio, l’amministrazione Raggi sarebbe “bocciata senza appello” dal 70% del campione. Come detto il “Rapporto Roma” prende in considerazione una rosa di candidati per il centrodestra. Si tratta di Enrico Michetti, Giulia Bongiorno, Fabio Rampelli, Simonetta Matone, Claudio Graziano e Maurizio Gasparri. I favoriti sono Michetti, che ha ottenuto il 35% delle preferenze del campione, e Bongiorno con il 33.
Se il candidato delle forze di centrodestra dovesse essere uno di questi due, per il Pd e il M5S potrebbero non aprirsi le porte del Campidoglio. Secondo lo studio, infatti, con Michetti in campo Gualtieri si fermerebbe al 33%, con Bongiorno al 32%, mentre con le altre combinazioni è il candidato del Pd a risultare vincente. Nel dettaglio, se il centrodestra dovesse candidare Michetti (dato al 35%), Gualtieri otterrebbe il 33%, Raggi il 18% e Calenda il 14%.
Se la candidata di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia dovesse essere l’avvocato Giulia Bongiorno, che otterrebbe il 33%, Gualtieri si fermerebbe al 32%, Raggi non andrebbe oltre il 20% e Calenda racimolerebbe il 15%. Nelle combinazioni con gli altri candidati del centrodestra è il candidato Pd a risultare vincente. Riassumendo in base alle possibili combinazioni, Virginia Raggi è data tra il 18 e il 20%, Carlo Calenda non andrebbe oltre il 14-15%, Roberto Gualtieri tra il 32 e il 37%. In tutti i casi, molto alta la quota di astensioni e incerti, che supera il 50%. Il sondaggio, spiega AdnKronos, è stato realizzato su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente a Roma e sono state intervistate oltre 14mila persone.
COME SI FANNO I SONDAGGI?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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