Sondaggi politici elettorali oggi 25 marzo 2020: per gli italiani dal governo misure economiche “insufficienti” contro il Coronavirus
Ecco cosa indicano gli ultimissimi sondaggi politici elettorali di oggi, 25 marzo 2020, partito per partito
Sondaggi politici elettorali oggi 25 marzo: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Per gli italiani le misure economiche del governo per l’emergenza Coronavirus sono “insufficienti”. A sostenerlo è il 52 per cento degli italiani nei sondaggi elettorali Winpoll del 24 marzo, riportati da Termometro Politico. Il 48 per cento dei cittadini giudica invece positivamente i provvedimenti contenuti nel “Cura Italia”. Tra questi vi è la maggioranza degli elettori Pd (82 per cento) e Movimento 5 Stelle (78 per cento) mentre i più critici sono gli elettori di centrodestra.
Per quanto riguarda la crisi sanitaria, il 52 per cento degli intervistati promuove la gestione dell’esecutivo, mentre sono il 48 per cento a giudicare negativamente. Per quanto riguarda l’opposizione, il giudizio è negativo per il 64 per cento degli italiani, positivo per il restante 46 per cento.
Tra i leader del Nord, il presidente del Veneto, Luca Zaia, riceve il 79 per cento dei giudizi positivi, seguono il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini con il 73 per cento e il collega della Lombardia, Attilio Fontana, con il 72 per cento.
SONDAGGI ELETTORALI – LE INTENZIONI DI VOTO
Per quanto riguarda le intenzioni di voto, rispetto alla rilevazione del 7 marzo la Lega perde mezzo punto scivolando al 30,6 per cento. Nel centrodestra, Fratelli d’Italia passa dal 13,3 per cento al 13,7 per cento, mentre Forza Italia cresce dal 4,6 per cento al 5 per cento. Il Pd cresce al 23,1 per cento mentre il Movimento 5 Stelle arresta il calo segnando un +0,3 e portandosi al 12,8 per cento. Sotto la soglia di sbarramento Italia Viva, superata da La Sinistra.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.