Sondaggi politici elettorali oggi 23 settembre: la Lega doppia il M5S
Ecco cosa indicano gli ultimissimi sondaggi politici elettorali di oggi, 23 settembre 2019, partito per partito
Sondaggi politici elettorali oggi 23 settembre: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Gli ultimi sondaggi politici ed elettorali continuano a segnalare l’ottimo stato di forma della Lega di Matteo Salvini, che resta mediamente saldamente sopra la soglia del 30 per cento dei voti e mantiene a distanza Pd e M5S. I due principali avversari del Carroccio sono arretrati in media di oltre 10 punti percentuali e in qualche caso ai pentastellati viene attribuito un consenso addirittura più basso rispetto al deludente del 17,1 per cento raccolto alle Elezioni Europee dello scorso 26 maggio.
Qui riportiamo i dati aggiornati ad oggi, lunedì 23 settembre 2019.
Un sondaggio diffuso oggi, 23 settembre, da SkyTg24, ed effettuato da Quorum – YouTrend segnala la Lega al 31,3 per cento delle preferenze potenziali, con un margine di oltre 10 punti sul Pd e di oltre 13 punti sul M5S. Il Partito Democratico viene indicato al 21,2 per cento e il Movimento 5 Stelle al 18,0. È in linea con le altre rilevazioni del periodo il consenso dei partiti minori della coalizione di centrodestra. Fratelli d’Italia è data al 7,8 per cento mentre Forza Italia al 6,9. Italia Viva viene segnalata al 3,6. A seguire poi La Sinistra con il 3,1 per cento.
Sotto il 3 per cento tutti gli altri partiti: +Europa al 2,7, Cambiamo del governatore ligure Giovanni Toti allo 0,8.
- Lega: 31,3 per cento (qui tutti i numeri sul partito di Salvini)
- Pd: 21,2
- M5S: 18,0
- Fdi: 7,8
- Forza Italia: 6,9
- Italia Viva: 3,6
- La Sinistra: 3,1
- +Europa: 2,7
- Cambiamo: 0,8
- Altri partiti: 4,6
Un sondaggio sulle intenzioni di voto alle liste ad eventuali Elezioni Politiche (pubblicato ieri, domenica 22 settembre, sul Sole 24 Ore, e realizzato da Scenari Politici-Winpoll) stima la Lega primo partito al 33,5 per cento di preferenze, il Pd al 20,7 e il Movimento 5 Stelle ad un preoccupante 15,1. Il dato della formazione di Salvini è piuttosto stabile, con un calo dal 34 per cento rilevato una settimana prima dallo stesso autore.
La flessione maggiore (interviste del 18-20 settembre) si registra tra i Dem. Il Partito Democratico in sette giorni, dal 23,3 per cento, avrebbe perso oltre 2 punti, a causa del lancio del nuovo partito di Matteo Renzi Italia Viva. Il M5S sarebbe sceso dal precedente 15,5 mantenendo meno della metà delle preferenze rispetto alla Lega di Salvini. E il divario tra Lega e Pd sarebbe cresciuto a 12,8 punti percentuali.
Per quanto riguarda le forze minori della politica italiana, nel centrodestra Fratelli d’Italia viene segnalata ad un ottimo 8,5 per cento, la renziana Italia Viva al 6,4 e Forza Italia al 5,7. Nessuna altra formazione secondo sarebbe in grado di superare oggi la soglia di sbarramento al 3 per cento prevista nella parte proporzionale dalla legge elettorale in vigore per le Politiche. La Sinistra sarebbe al 2,8 per cento. I liberali ed europeisti di +Europa all’1,2. La Federazione dei Verdi all’1,4. Il Partito Comunista all’1,4. Ha detto di essere indeciso o si è astenuto il 31 per cento degli intervistati.
- Lega: 33,5 per cento (dal precedente 34,0)
- Pd: 20,7 (23,3)
- M5S: 15,1 (15,5)
- Fdi: 8,5 (8,9)
- Italia Viva: 6,4 (-)
- Forza Italia: 5,7 (6,8)
- La Sinistra: 2,8 (3,1)
- Partito Comunista: 1,4 (1,6)
- Federazione dei Verdi: 1,4 (2,0)
- +Europa: 1,2 (2,4)
- Altri partiti: 3,3 (2,4)
(Fonte: Sole 24 Ore)
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali vengono effettuati da società demoscopiche rispettando specifici criteri scientifici. Gli autori devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.