Sondaggi politici elettorali oggi 23 giugno 2020: la Lega al 24,3%, ma Salvini perde punti come leader
Ecco cosa indicano gli ultimissimi sondaggi politici elettorali di oggi, 23 giugno 2020, partito per partito
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – I dati degli ultimi sondaggi mostrano una situazione molto diversa rispetto a qualche settimana fa per quanto riguarda le leadership politiche. Matteo Salvini, leader della Lega, è quasi sempre risultato al secondo posto negli ultimi mesi, superato solo dal governatore del veneto, Luca Zaia, in alcuni periodi.
Ora invece, dopo Conte appare Giorgia Meloni, con ben 36 punti. La leader di Fratelli d’Italia ha superato Salvini e continua a rubargli voti. In terza posizione Roberto Speranza. Segue poi Matteo Salvini al 33 per cento, che sale di 2 punti. Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos c’è poi il ministro dem Dario Franceschini al 28 per cento (-0,3). Segue Luigi Di Maio che si mantiene stabile al 27 per cento.
Intanto, continua ad essere alto il consenso espresso dagli italiani per Giuseppe Conte. Il Premier è stabile al 61 per cento e mantiene una distanza considerevole da tutti gli altri leader politici italiani. Il suo operato durante l’emergenza da Coronavirus è stato molto apprezzato dai cittadini e continua ad esserlo ora, nonostante le difficoltà incontrate nella fase di ripartenza. Buono anche il gradimento nei confronti del governo Conte che è al 57 per cento.
Quanto ai partiti la Lega resta sempre in testa. Con un balzo dello 0,8 per cento va al 24,3 per cento. Ecco i dati del sondaggio Ipsos:
Lega 24,3% (+0,8%)
Pd 20,8% (-0,5%)
M5S 17,7% (+0,6%)
Fratelli d’Italia 16,7% (-0,8%)
Forza Italia 7,1% (+0,1%)
Italia Viva 2,7% (+0,4%)
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.