Sondaggi politici elettorali oggi 22 giugno 2023: il giudizio complessivo degli italiani sulla figura di Berlusconi è positivo
Sondaggi politici elettorali oggi 22 giugno 2023
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Gli italiani hanno un giudizio complessivo positivo sulla figura di Silvio Berlusconi, l’ex presidente del Consiglio morto all’età di 86 anni lo scorso 12 giugno: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Quorum/YouTrend per Sky TG24.
Secondo la rilevazione, il 57 per cento degli intervista esprime un giudizio “positivo” sulla figura di Berlusconi in tutte le sue sfaccettature, mentre è negativo per il 35%.
Le opinioni differiscono quando è stato chiesto un giudizio sul Berlusconi imprenditore e sul Berlusconi politico. Se per il Berlusconi imprenditore, infatti, il giudizio positivo è rappresentato dall’83 per cento del campione, le cose cambiano quando si parla del Berlusconi politico.
In questo caso, infatti, solo il 48 per cento giudica positivamente l’operato del Cavaliere, mentre il 44% ha una opinione negativa. L’8 per cento, invece, non ha una opinione in merito o preferisce non rispondere al quesito.
Tra i vari quesiti, inoltre, è stato chiesto anche quale leader potrebbe essere considerato l’erede politico di Silvio Berlusconi. Il 20% ha fatto il nome della premier Giorgia Meloni, il 12 per cento quello del presidente pro-tempore di Forza Italia, Antonio Tajani, il 9 e il 7 per cento hanno indicato i due figli di Berlusconi, Marina e Piersilvio, e a seguire, con percentuali minime, i nomi di altri leader politici.
Il dato forse più interessante, però, è rappresentato da quel 40% del campione che non ha indicato nessuno dei nomi elencati, non indicando, dunque, un erede politico del Cavaliere.
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile.
Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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