Sondaggi politici elettorali oggi 22 febbraio 2021: cresce la fiducia in Mario Draghi
Sondaggi politici elettorali oggi 22 febbraio 2021
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Secondo l’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto Tecnè per l’agenzia Dire, cresce la fiducia degli italiani nel governo Draghi e nello stesso presidente del Consiglio. Per quanto riguarda l’esecutivo guidato da Mario Draghi, il tasso di fiducia è al 59 per cento, in crescita dello 0,6 per cento rispetto alla settimana precedente. Non ha fiducia, invece, il 27,4 per cento degli elettori. Non sa il restante 13,6 per cento.
I leader
Secondo il sondaggio sulla fiducia nei leader, in testa c’è il presidente del Consiglio, Mario Draghi, con il 61,4 per cento dei consensi. Molto più indietro la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al 39,3 per cento ma in crescita di mezzo punto percentuale. Avanzano dello 0,3 per cento l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ora al 34,7 per cento e il leader della Lega, Matteo Salvini, al 33 per cento. Cresce la fiducia anche nel leader di Forza Italai, Silvio Berlusconi, ora al 26,4 per cento, mentre è stabile al 23 per cento il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Gli unici leader che perdono consensi sono quello di Italia Viva, Matteo Renzi, all’11,5 per cento (-0,2 per cento) e il reggente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, al 9 per cento (-0,1 per cento).
Sondaggi politici elettorali: le intenzioni di voto
Qual è la situazione (intenzioni di voto) nei sondaggi politici per i partiti italiani? Conferma il suo primato la Lega al 23,8 per cento (-0,1 per cento), seguita dal Pd al 19,3 per cento (+0,1 per cento). Continua la crescita di Fratelli d’Italia, che con uno 0,1 per cento in più raggiunge il 17,4 per cento. Stesso aumento per il Movimento 5 Stelle, che non va però oltre il 13,3 per cento. Stabile Forza Italia al 10,6 per cento. In leggero calo Azione al 3,3 per cento. Stabile al 2,8 per cento Italia Viva.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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