Sondaggi politici elettorali oggi 22 agosto 2020: il 72% per il Sì al referendum sul taglio dei parlamentari
Sondaggi politici elettorali oggi 22 agosto 2020: ultimissimi dati
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Si avvicina l’appuntamento del referendum per il taglio dei parlamentari, in programma il 20 e il 21 settembre prossimo per quello che sarà un vero e proprio election day, visto che ci sarà anche il voto per le elezioni regionali e il primo turno delle amministrative.
Al momento, secondo gli ultimi sondaggi, la partita per il referendum sembra essere già chiusa. Il Sì, infatti, appare in netto vantaggio, anche se ultimamente gli estimatori del No, sia tra i partiti che dal mondo della cultura, sono aumentati. Qualora passasse il Sì al referendum, che non prevede quorum, ci sarà una sforbiciata di 115 senatori e 230 deputati per un totale di 345 parlamentari in meno.
Secondo il sondaggio realizzato da Lab2101 per conto di Affari Italiani tra il 14 e 17 agosto, il Sì resta in netto vantaggio, attestandosi al 72,4%. Anche un altro istituto, l’Ipsos, conferma il vantaggio del Sì. Come riporta il sondaggio pubblicato sul Corriere della Sera, il Sì sarebbe al 46%, il No al 10%, ma ci sarebbero ben il 24% di indecisi e il 20% tra scheda bianca e il partito del non voto. Da segnalare come secondo i dati di Ipsos soltanto il 28% degli intervistati è a conoscenza che il prossimo 20 e 21 settembre si terrà il referendum. Se dovesse vincere il Sì, come appare scontato dai due sondaggi, sarà necessaria una revisione dell’attuale legge elettorale (o farne una tutta nuova), visto che dovranno essere ridisegnati i collegi.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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