Sondaggi, Forza Italia risale sopra l’8 per cento: non accadeva dalle europee 2019
Sondaggi politici elettorali oggi: quanto vale il partito di Conte
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – La Supermedia AGI/YouTrend della settimana, basata su 9 sondaggi pubblicati da 7 istituti diversi, restituisce un quadro in termini di intenzione di voto sulle dinamiche che hanno scosso Palazzo Chigi.
La crisi di governo ha evidenziato alcuni trend. Per esempio l’indebolirsi della Lega, che con il 23,1 per cento è il suo peggior dato da aprile 2018, ma anche l’arretramento del Pd, sceso sul filo del 20 per cento, e il calo dell’area di governo nel suo complesso (-0,6 per cento).
Continua la crescita si FdI che col 16,3 per cento segna il miglior dato di sempre, ma anche per Azione (+0,3 per cento) e per Forza Italia che risale all’8 per cento (e non accadeva dalle Europee 2019), ma per alcuni istituti sarebbe risalita addirittura al 10 per cento.
Sondaggi, partito per partito
Nel dettaglio, la situazione delle liste si apre sempre con la Lega 23,1 per cento che rimane primo partito malgrado il calo (-0,5 per cento), segue il Pd al 20,1 per cento (-0,5 per cento), quindi FdI al 16,3 per cento (+0,1 per cento), M5s al 15,0 per cento (-0,1 per cento), Forza Italia all’8,0 per cento (+0,6 per cento), Azione al 3,5 per cento (+0,3 per cento), La Sinistra al 3,2 per cento (=), Italia Viva al 3,0 per cento (-0,1 per cento), +Europa al 2,0 per cento (=), i Verdi all’1,7 per cento (=).
Nei rapporti di forza tra le aree del Parlamento, la maggioranza di governo si posiziona al 41,4 per cento (-0,6 per cento), sette punti avanti dell’opposizione di centrodestra, che vale il 48,5 per cento (+0,2 per cento). Rispetto alle coalizioni che si presentarono alle politiche del 2018, primo il centrodestra con il 48,5 per cento (+0,2 per cento), che stacca di quasi venti punti il centrosinistra in flessione al 28,7 per cento (-0,2 per cento). Quindi M5s al 15,0 per cento (-0,1 per cento), LeU al 3,2 per cento (=), e le altre liste che raccolgono complessivamente il 4,6 per cento (+0,1 per cento).
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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