Sondaggi politici elettorali oggi 19 aprile 2021: il 12% degli italiani dice no al vaccino anti-Covid. I supporter di Lega e Fdi i più scettici
Sondaggi politici elettorali oggi (19 aprile 2021)
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Il 12% degli italiani non ha nessuna intenzione di vaccinarsi contro il Covid: è quanto emerge da un sondaggio effettuato da Ipsos per il Corriere della Sera.
Secondo l’istituto presieduto da Nando Pagnoncelli, la percentuale sale al 20 considerando anche coloro che “preferirebbero valutare quale vaccino fare tra quelli disponibili”.
Per quanto riguarda l’elettorato, i più scettici sono gli elettori della Lega (18%) e quelli di Fratelli d’Italia (16%), mentre solamente il 6 per cento dell’elettorato M5S, che in passato aveva mostrato posizioni critiche sui vaccini, si dice contrario al siero anti-Covid.
La maggioranza degli italiani boccia, seppur di poco, sia le Regioni che il governo sulla campagna vaccinale anche se le opinioni cambiano in base alle aree geografiche.
Nel Nordovest vengono bocciate le Regioni e promosso il governo, mentre nel Nordest è esattamente il contrario. Nel Centronord (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche) prevalgono i giudizi positivi sia sull’operato delle Regioni sia su quello dell’esecutivo, mentre nel Centrosud (Lazio, Campania, Abruzzo e Molise) come pure nelle restanti regioni meridionali, il governo ne esce male, mentre le Regioni deludono soprattutto nel Sud e nelle Isole.
Nell’elettorato, i giudizi negativi (65%) nei confronti del governo sono espressi soprattutto da elettori del Movimento 5 Stelle, forse nostalgici del premier Conte, seguito dai supporter dell’unico partito di opposizione, Fratelli d’Italia (56%), e dagli astensionisti (45%).
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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