Sondaggi politici elettorali oggi 16 maggio 2022: referendum giustizia, solo il 30% andrà a votare: lontano il quorum
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI 16 MAGGIO 2022
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – La maggioranza degli italiani non intende andare a votare per i referendum sulla giustizia. Lo ha confermato ben il 56 percento degli intervistati in un recente sondaggio realizzato da Demopolis sulla consultazione in programma il 12 giugno. Se si votasse oggi, il quorum sarebbe ben lontano dall’essere raggiunto. Solo il 30 percento infatti ha dichiarato che il 12 giugno si recherà alle urne “per esprimersi sui quesiti del referendum sulla giustizia”. Pari al 14 percento la quota di indecisi, insufficienti per arrivare alla soglia del 50 percento più 1, necessaria affinché la consultazione sia valida.
Riguardo i singoli quesiti, la maggioranza condivide la proposta di separare le carriere dei magistrati ma è contraria a quella limitare l’applicazione della custodia cautelare. La maggior parte degli intervistati è inoltre contraria all’abolizione della legge Severino, che impedisce la candidatura di chi è stato condannato per alcuni reati. Solo tra gli elettori di Lega e Forza Italia è possibile trovare una maggioranza favorevole all’abolizione della legge (58% e 53%) che prende il nome dell’ex ministra della Giustizia, mentre solo il 7 percento degli elettori del Partito democratico e il 4 percento di chi vota Movimento 5 stelle è favorevole all’abolizione. Una posizione minoritaria anche all’interno di Fratelli d’Italia, in cui solo il 25 percento si dice favorevole all’abolizione.
COME SI FANNO I SONDAGGI
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.