Sondaggi politici elettorali oggi 15 luglio 2022: per più della metà degli italiani il mondo sarà peggiore tra 10 anni
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI 15 LUGLIO 2022:
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Per il 67 per cento degli italiani, i due terzi, il mondo tra dieci anni sarà peggiore. Pessimismo che cresce tra la generazione x – i nati tra il 1960 e il 1980 – e i ceti più fragili: la percentuale in questi casi sale al 71 per cento. Tra chi vota Fratelli d’Italia, è l’88 per cento a credere che le cose si metteranno peggio di così tra dieci anni. Mentre la percentuale più bassa si trova tra i democratici: 49 per cento. Swg ha elaborato questi sondaggi politici intervistando 800 persone.
Soltanto il 16 per cento degli italiani crede in un futuro migliore, mentre il 17 per cento preferisce non esprimersi. Tre anni fa gli ottimisti arrivavano quasi al 30 per cento, mentre i pessimisti erano il 60 per cento.
Per i prossimi trent’anni, il 54 per cento degli italiani ha paura dell’aumento della povertà e della disuguaglianza. A seguire, il 48 per cento teme la desertificazione e la carenza idrica. Rispetto a tre anni fa, in questo caso, c’è stato un incremento del 23 per cento. Segno di una paura che diventa sempre più concreta. Diminuisce, invece, il timore per la mancanza di lavoro che è al 36 per cento. Gli ultimi due temi sono particolarmente avvertiti come rischi dalla generazione Z, i nati tra la fine degli anni Novanta e i primi anni 10 del Duemila.
Il 27 per cento, poi, prevede una crescita delle epidemie. Occupano le ultime posizioni i timori legati a immigrazione, guerre, mafia, terrorismo e droga.
Nel breve termine, e quindi nei prossimi mesi, la paura più grande riguarda l’aumento dei prezzi di carburante ed energia: lo teme il 59 per cento degli intervistati da Swg. Subito dopo c’è il timore per il rincaro dei generi alimentari temuto dal 57 per cento delle persone. Il 55 per cento ha paura della siccità, mentre il 39 della guerra in Ucraina. Il 51 per cento, comunque, crede che nei prossimi mesi ci saranno delle limitazioni che riguarderanno l’uso del gas e dell’energia, il 46 per cento un cambiamento nell’utilizzo dell’acqua e il 37 per cento pensa che ci saranno delle modifiche nella capacità di acquisto. Meno del 20 per cento degli italiani teme, inoltre, la crisi di governo.
COME SI FANNO I SONDAGGI
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.