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Sondaggi politici elettorali oggi 15 dicembre 2019: in Emilia Romagna 400mila indecisi

Immagine di copertina
Borgonzoni e Bonaccini

Gli ultimi numeri sul consenso di partiti e coalizioni

Sondaggi politici elettorali oggi 15 dicembre: ultimissimi

SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – I sondaggisti italiani continuano a dedicare molta attenzione alle Elezioni Regionali in Emilia Romagna del prossimo 26 gennaio. Il voto avrà certamente rilevanza nazionale, come dimostra l’impegno dei leader nella campagna elettorale.

Qui riportiamo dati aggiornati ad oggi, domenica 15 dicembre 2019.

SONDAGGI POLITICI ELETTORALI: L’ANALISI DELL’ISTITUTO CATTANEO

Stando a un’analisi dell’Istituto Cattaneo ripresa dal quotidiano Repubblica saranno 400mila indecisi a decidere l’esito della sfida tra il presidente di Regione uscente Stefano Bonaccini, Partito Democratico, e la candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni, esponente della Lega (qui l’ultimo sondaggio). Nella ricerca curata dal direttore marco Valbruzzi, dal titolo “Allerta rossa per l’onda verde”, si legge che “il regno della assoluta prevedibilità diventa quello della più completa imprevedibilità”.

Secondo l’Istituto Cattaneo le elezioni, una sorta di “linea del Piave” sia per l’Emilia Romagna che per il governo Pd-M5S, è tutt’altro che scritto. La ricerca analizza la sfida Bonaccini-Borgonzoni considerando anche un sondaggio Swg che indica come il lavoro del governatore Dem sia giudicato “efficace” dal 62 per cento degli intervistati, una delle precentuali più alte d’Italia

Bonaccini sarebbe secondo nel confronto con gli altri presidenti di Regione solo a Luca Zaia. Sarebbe giusta quindi la sua strategia di personalizzazione del voto, per andare oltre le sue liste.

Ma, spiega ancora il Cattaneo, uno dei fattori che peseranno di più sul risultato è il livello degli indecisi. Sono ancora il 15 per cento dell’elettorato e in numeri assoluti 400mila elettori: saranno determinanti per incoronare il vincitore.

Per quanto riguarda l’elettorato del Movimento 5 Stelle, che non sarà alleato del Pd, il 20 per cento della base dice di sentirsi di centro e il 25 per cento di centrosinistra o di sinistra. «Questo significa – spiega il direttore Valbruzzi – che la componente di destra del Movimento è già confluita nella Lega e che se gli elettori grillini decidessero di non disperdere il voto e dovessero decidere tra Bonaccini e Borgonzoni sceglierebbero probabilmente il primo”.

Infine, altro dato, Bonaccini può sperare nella natura ibrida delle elezioni regionali, un mix di elezione locale, dove il Pd è più forte, e nazionale, dove a prevalere è la Lega. “Un elettore su quattro, di quelli che hanno votato Lega alle europee del 2019, ha votato però Pd per il Comune, nello stesso giorno. Quelli sono gli elettori che Bonaccini può sperare di convincere”.

Come si fanno i sondaggi?

I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.

I sondaggi sul Pd
I sondaggi sul M5S

Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.

Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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