Sondaggi politici elettorali oggi 15 aprile 2021: il governo Draghi delude sui vaccini
Sondaggi politici elettorali oggi (15 aprile 2021)
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Per uscire dalla pandemia l’arma a nostra disposizione sono i vaccini. L’obiettivo del governo è quello di arrivare entro fine mese a 500mila dosi somministrate al giorno, ma al momento questo target sembra ancora lontano. Ecco perché gli italiani sono insoddisfatti dal piano vaccinale del governo Draghi. O almeno questo risulta dal sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli illustrato a Dimartedì, durante la puntata del 13 aprile 2021 del talk condotto da Giovanni Floris su La7.
Secondo il sondaggio, l’esecutivo sta agendo bene nel gestire l’emergenza Coronavirus per il 50% del campione. Per il 38% degli intervistati, invece, è troppo impegnato sulle chiusure. Non si esprime il 12% del campione. Più duro il giudizio sulla campagna vaccinale: il 56% è insoddisfatto. Alla domanda “è soddisfatto di come sta procedendo il piano di vaccinazioni” risponde sì appena il 34%. Non si esprime il restante 10%. Inoltre per il 47% la guida del Generale Figliuolo ha portato benefici anche se permangono i giudizi negativi sulla campagna vaccinale in generale.
Il sondaggio di Pagnoncelli indaga anche il giudizio degli italiani sul vaccino AstraZeneca. Il 33% degli intervistati “lo farebbe senza problemi”. Non lo farebbe in ogni caso invece il 25%, mentre il 21% del campione lo accetterebbe solo se non ci fossero alternative.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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