Sondaggi politici elettorali oggi 11 luglio 2020: oggi il centrodestra vincerebbe le elezioni
Ecco cosa indicano gli ultimissimi sondaggi politici elettorali di oggi, 11 luglio 2020, partito per partito
Sondaggi politici elettorali oggi 11 luglio: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – È sempre tempo di sondaggi. Oggi le cifre sono quelle della Supermedia Agi-YouTrend, che danno la Lega di Matteo Salvini ancora in calo, seppur molto lieve: il Carroccio lascia sul campo lo 0,2% e passa al 25,5 per cento. Seconda piazza per il Pd, stabile al 20,6%; poi il M5s, altrettanto stabile al 16 per cento. Quindi i Fratelli d’Italia per Giorgia Meloni, in calo dello 0,1% al 14,5%; Forza Italia scende al 6,9 per cento. Ma secondo la Supermedia il partito che perde più consensi, dei pochi che ha, è Italia Viva di Matteo Renzi, in calo dello 0,3% al 2,9 per cento. E Carlo Calenda, con Azione, sale esattamente di quella quota: un perfetto travaso di consenso? Possibile, probabile. Azione per inciso è oggi al 2,7 per cento. Per quel che concerne le ipotetiche coalizioni, il blocco di maggioranza parlamentare vale oggi il 42,3% mentre le opposizioni arrivano al 48% tondo tondo.
Nel dibattito attuale spesso si evoca l’ipotesi di nuove elezioni, ipotesi che presenta due incognite di non poco conto: la legge elettorale e la composizione del Parlamento. Infatti, dal 27 luglio alla Camera si tornerà a discutere di legge elettorale e il 20 e 21 settembre gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sul taglio dei parlamentari nel referendum costituzionale confermativo. Se venisse approvata la riforma costituzionale, la Camera perderebbe 230 deputati e il Senato 115 senatori. E se venisse introdotta la legge elettorale denominata Germanicum, si passerebbe a un sistema proporzionale puro, venendo meno la quota maggioritaria prevista dal Rosatellum. Quale Parlamento potremmo avere nei diversi scenari? Il Corriere oggi simulata la distribuzione dei seggi di Camera e Senato a partire dai sondaggi elettorali realizzati dal 2 maggio al 9 luglio per un numero complessivo di circa 25.000 interviste, ponderate sulla base dei dati delle intenzioni di voto più recenti che fanno registrare la seguente graduatoria: Lega (25,5%), Pd (20%), M5S (18,1%), FdI (16,4%), FI (7,7%), Azione (3%). In ogni caso, il centrodestra vincerebbe le elezioni. In tutti gli scenari considerati, il voto all’estero è stato stimato a partire dai risultati ufficiali del 2018 simulando tendenze di voto analoghe a quelle rilevate oggi in Italia.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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