Sondaggi politici elettorali oggi 1 novembre 2019: il M5S crolla sotto il 17 per cento
Ecco cosa indicano gli ultimissimi sondaggi politici elettorali di oggi, 1 novembre 2019, partito per partito
Sondaggi politici elettorali oggi 1 novembre: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Sono giorni di estrema difficoltà per il Movimento 5 Stelle, a guardare i dati dei sondaggi politici elettorali. Il partito guidato da Luigi Di Maio nelle ultime rilevazioni sulle intenzioni di voto continua a perdere terreno avvicinandosi al deludente risultato ottenuto alle elezioni europee dello scorso 26 maggio. Mentre vola il centrodestra. Fratelli d’Italia supera il 10,0 per cento dei consensi e la Lega si mantiene stabilmente e ampiamente oltre il 30,0.
Qui riportiamo alcuni dati degli istituti demoscopici aggiornati ad oggi, venerdì 1 novembre 2019.
Il sondaggio effettuato mercoledì 30 ottobre dalla società Emg Acqua e diffuso ieri, 31 ottobre, nel corso del programma di Raitre Agorà, attribuisce al M5S un consenso del 16,8 per cento, più basso del 17,1 raccolto alle urne cinque mesi fa e inferiore anche al dato del 17,5 per cento che lo stesso autore ha indicato nella precedente rilevazione, una settimana fa (qui tutti i numeri).
La percentuale del Movimento 5 Stelle conferma quanto la nuova esperienza di governo con il Pd dopo la rottura della Lega sia penalizzante in termini di consenso per i pentastellati. Ma probabilmente nel nuovo calo dei 5 Stelle pensa anche la sonora sconfitta alle elezioni regionali in Umbria del 27 ottobre (qui i risultati).
Dal sondaggio di Emg emerge un ampio divario tra la Lega ed ogni altro avversario. Il partito di Matteo Salvini viene segnalato al 33,0 per cento delle preferenze, un dato più basso rispetto al 33,6 di sette giorni prima ma comunque molto più alto rispetto al secondo partito.
Il Partito Democratico resta sotto la soglia del 20 per cento, come indicato anche da altri sondaggisti. I Dem sarebbero passati nel dettaglio dal 19,4 al 19,3 per cento dei voti.
Buone notizie per Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni vive il momento migliore della sua storia. Nei sondaggi non è mai stato indicato così in alto. Negli ultimi giorni, dopo il 9 per cento di Swg (qui tutti i numeri), dopo l’8,6 per cento di Tecnè (qui tutti i numeri) e dopo il 9,5 per cento di Ixè (qui tutti i numeri), è stato stimato stimato da Emg al 9,4 per cento, in salita di oltre un punto dal precedente 8,2. Un balzo in avanti significativo in una sola settimana.
Resta su un livello leggermente più basso, intanto, Forza Italia, che guadagna comunque terreno dal 7,0 al 7,4 per cento. Il nuovo movimento politico di Matteo Renzi Italia Viva passa invece in sette giorni dal 4,3 al 4,7 per cento.
Tutte le altre forze politiche restano sotto la soglia di sbarramento del 3 per cento prevista dal cosiddetto Rosatellum, la legge elettorale in vigore per le elezioni politiche. +Europa viene indicata nel sondaggio per Agorà al 2,2 per cento, La Sinistra all’1,8, Europa Verde all’1,4, una lista promossa dall’ex ministro Carlo Calenda all’1,0 e tutti gli altri al 3,0 per cento.
Questi in breve i dati dell’ultima rilevazione per Agorà:
- Lega: 33,0 per cento (dal 33,6 della settimana precedente)
- Pd: 19,3 (dal 19,4)
- M5S: 16,8 (dal 17,5)
- Fdi: 9,4 (dall’8,2)
- Forza Italia: 7,4 (dal 7,0)
- Italia Viva: 4,7 (dal 4,3)
- +Europa: 2,2 (dal 2,2)
- La Sinistra: 1,8 (dal 2,1)
- Europa Verde: 1,4 (dall’1,0)
- Siamo Europei: 1,0 (dall’1,0)
- Altri partiti: 3,0 (dal 3,7)
(Fonte: Agorà)
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.