Sondaggi politici elettorali oggi 1 gennaio: centrodestra avanti se si votasse oggi. Ma l’asse Pd-M5S potrebbe ridurre lo scarto
Sondaggi politici elettorali oggi 1 gennaio: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Se si votasse oggi il centrodestra vincerebbe anche in caso di alleanza tra i partiti del centrosinistra e il M5S: è ciò che emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Ipsos per il Corriere della Sera.
L’istituto di Nando Pagnoncelli, infatti, ha effettuato una simulazione del nuovo Parlamento utilizzando i dati provenienti da 33.300 interviste realizzate da Ipsos tra il 10 settembre e il 16 dicembre 2020 e basandoli sulla legge elettorale attualmente in vigore, il Rosatellum.
La simulazione si basa su due scenari: uno in cui corrono separatamente centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e liste minori), centrosinistra (Pd, Leu, Iv, Azione e altre liste minori) e M5S, l’altro che vede centrosinistra e M5S alleati contro il centrodestra.
Nel primo scenario, il centrodestra otterrebbe alla Camera 222 seggi (106 alla Lega, 73 a Fratelli d’Italia e 41 a Fratelli d’Italia), il centrosinistra 123 seggi (di cui 84 al Pd e 11 a Italia Viva) e 51 al Movimento 5 Stelle. A Palazzo Madama, invece, il centrodestra avrebbe 115 senatori (di cui 55 alla Lega, 37 a FdI e 21 a FI) contro i 58 del centrosinistra e i 23 per il M5S.
Anche nel secondo scenario sarebbe il centrodestra a prevalere, ma con un margine più ristretto. Alla Camera, infatti, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia otterrebbero 212 deputati (102 alla Lega, 70 a FdI e 38 a FI), mentre l’alleanza giallorossa, quella che compone l’attuale maggioranza di governo per intenderci, avrebbe 168 seggi (di cui 87 al Pd e 66 al M5S). Al Senato, invece, il centrodestra avrebbe 109 seggi (52 Lega, 35 FdI e 20 Forza Italia), mentre il centrosinistra più i 5 Stelle avrebbero 87 senatori (di cui 48 al Pd e 36 al M5S).
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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