Sondaggi politici elettorali oggi 1 dicembre 2019: la scissione di Renzi fa bene al Pd
Ecco cosa indicano gli ultimissimi sondaggi politici elettorali di oggi, 1 dicembre 2019, partito per partito
Sondaggi politici elettorali oggi 30 novembre: gli ultimissimi dati
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – La destra ha la meglio nel Belpaese. Secondo gli ultimi sondaggi politici-elettorali, la coalizione costruita sull’asse Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia attrae oggi poco meno del 50 per cento, mentre le forze che compongono l’attuale maggioranza di governo (Pd, M5S, Italia Viva e Leu) superano di poco il 40 per cento.
Qui riportiamo i dati degli istituti demoscopici aggiornati ad oggi, domenica 1 dicembre 2019.
Lega in calo, Pd in ripresa dopo l’uscita dei renziani di Italia Viva e Fratelli d’Italia che per la prima volta supera la soglia del 10 per cento. Sono i dati più significativi consegnati dai sondaggi realizzati da Ipsos per il Corriere della Sera.
Rispetto al 31 ottobre, il Carroccio perde addirittura 2,4 punti percentuali, scendendo al 31,9 per cento ma rimanendo saldamente primo partito. Anche per la leadership di Matteo Salvini non va meglio: in un solo mese perde 8 punti, passando dal 45 per cento al 37 per cento e venendo scavalcato al secondo posto da Giorgia Meloni che raccoglie il 40 per cento dei consensi degli italiani.
Cresce di 0,9 punti, tornando vicino al risultato delle ultime elezioni dopo l’addio di Matteo Renzi, il Pd, che sale al 18,1 per cento rimanendo secondo partito. Male il Movimento 5 Stelle (-1,3 per cento), oggi al 16,6 per cento, mentre sale oltre il 10 per cento (al 10,6 per cento) il partito di Giorgia Meloni. Seguono Forza Italia, costante al 6,2 per cento, e Italia Viva, al 5,3 per cento, in calo dello 0,9 per cento. Così, la coalizione giallorossa al governo, al momento, ha il 34,7 per cento dei consensi, in calo dello 0,4 per cento rispetto a un mese fa.
Tra i leader più amati dagli italiani, in testa c’è sempre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che comunque perde 6 punti percentuali passando dal 53 per cento del 31 ottobre al 47 per cento del 28 novembre. Chi scala una posizione, pur perdendo un punto percentuale, è Giorgia Meloni, al 40 per cento, mentre crolla Matteo Salvini: -8 per cento e 37 per cento dei consensi. Gli unici in ascesa sono Teresa Bellanova, che passa dal 22 per cento al 23 per cento, e Roberto Speranza (dal 19 per cento al 23 per cento). Batosta anche per Luigi Di Maio e Matteo Renzi: entrambi perdono sei punti in un mese e si attestano rispettivamente al 18 per cento, un solo punto in più di Berlusconi, e al 10 per cento.
Questi in breve i dati dell’ultima rilevazione di Ipsos (condotta il 28 novembre 2019):
- Lega: 31,9% (il mese precedente 34,3%)
- Pd: 18,1% (il mese precedente 17,2%)
- M5S: 16,6% (il mese precedente 17,9%)
- Fratelli d’Italia: 10,6% (il mese precedente 9,8%)
- Forza Italia: 6,2% (il mese precedente 6,2%)
- Italia Viva: 5,3% (il mese precedente 6,2%)
- Europa Verde: 2,3% (il mese precedente 2,2%)
- Azione: 2,3% (il mese precedente non esisteva)
- +Europa: 1,2% (il mese precedente 1%)
- Sinistra Italiana: 2% (il mese precedente 1,7%)
- Altre liste: 3,5% (il mese precedente 3,5%)
(Fonte: Ipsos)
- Giuseppe Conte: 47% (il mese precedente 53%)
- Giorgia Meloni: 40% (il mese precedente 41%)
- Matteo Salvini: 37% (il mese precedente 45%)
- Dario Franceschini: 27% (il mese precedente 28%)
- Teresa Bellanova: 23% (il mese precedente 22%)
- Roberto Speranza: 23% (il mese precedente 19%)
- Nicola Zingaretti: 20% (il mese precedente 20%)
- Luigi Di Maio: 18% (il mese precedente 24%)
- Silvio Berlusconi: 17% (il mese precedente 18%)
- Matteo Renzi: 10% (il mese precedente 16%)
(Fonte: Ipsos)
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.