Sondaggi politici elettorali oggi 22 settembre 2023: immigrazione, il 59,3% boccia il governo Meloni
Sondaggi politici elettorali oggi 22 settembre 2023
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Governo Meloni bocciato sull’immigrazione. È il giudizio netto espresso dagli italiani su uno temi chiave dell’agenda di governo, secondo l’ultimo sondaggio di Euromedia Research.
Secondo la rilevazione del 19 settembre, solo il 25,9 percento degli intervistati dice di promuovere il governo Meloni sull’immigrazione, a fronte di un 59,3 percento che boccia l’attuale esecutivo e un 14,8 percento che non si esprime.
Il tema è considerato importante dalla maggioranza preponderante degli intervistati. Il 31,6 percento ritiene sia “molto” importante mentre il 42,6 percento “abbastanza” per un totale di 74,2 percento. Solo il 20,6 percento ritiene che il tema non sia importante (poco 15,7%, per nulla 4,9 percento).
Secondo il 45,4 percento all’attuale governo servirebbe una “maggiore organizzazione” per gestire al meglio il fenomeno migratorio, mentre il 36,6 percento ritiene che la soluzione passi per una “maggiore durezza” e il 13,2 per una “maggiore apertura e accoglienza”.
Tra i partiti, l’istituto diretto da Alessandra Ghisleri vede ancora saldamente al primo posto Fratelli d’Italia, salito al 27,6 percento dal 26,5 percento del precedente sondaggio, risalente al 30 e 31 agosto. Segue al 19,2 percento il Partito democratico, rispetto al 20,3 percento della precedente rilevazione. Al terzo posto il Movimento 5 stelle, al 16,6 percento (+0,1%), seguito dalla Lega al 10,4 percento (-0,1%) e da Forza Italia, al 7 percento (-0,4%). Staccati Azione, stabile al 4,1 percento, e Italia viva al 3 percento (-0,8%). Sotto la soglia di sbarramento l’Alleanza Verdi/Sinistra, al 2,8 percento (+0,3%), +Europa, stabile al 2,5 percento, Per l’Italia con Paragone, al 1,8 percento (+0,1%) e Noi Moderati, al 0,7 percento (+0,2%).
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile.
Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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