Sondaggi oggi 13 giugno 2021: il 51% degli italiani è favorevole al blocco dei licenziamenti
Sondaggi oggi, 13 giugno 2021
SONDAGGI OGGI – BLOCCO LICENZIAMENTI – Il 51% degli italiani favorevole al blocco dei licenziamenti. Lo dice l’ultimo sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera. Gli italiani favorevoli (51%) al blocco dei licenziamenti, introdotto lo scorso anno dopo lo scoppio della pandemia, prevalgono sui contrari (28%).
Un dato che non stupisce particolarmente, il tema lavoro è sempre stato in testa nella classifica delle priorità degli italiani. Nando Pagnoncelli spiega sul Corriere che in un sondaggio del mese scorso alla domanda “Qual è il problema principale del Paese?” il 61% degli italiani rispose proprio il lavoro.
Ma torniamo al quesito sul Blocco dei licenziamenti. Il 59% nel sondaggio odierno abbia espresso un parere favorevole al blocco dei licenziamenti; al contrario il 18% ritiene che sia stato dannoso per la competitività delle imprese e, quindi, anche per gli stessi lavoratori. “Il consenso per il provvedimento prevale tra tutte le categorie professionali e tra tutti gli elettorati, pur in presenza di una quota più elevata di critici tra gli imprenditori (34%), gli autonomi (28%), gli elettori della Lega (31%) e di FdI (29%).”
Blocco dei licenziamenti: favorevoli o contrari? Ecco cosa ne pensano gli italiani?
“L’ipotesi di porre fine al blocco dei licenziamenti vede prevalere i contrari (51%) rispetto ai favorevoli (28%): i primi ritengono che la crisi economica sia ancora forte e tutti i lavoratori vadano tutelati, mentre i secondi sono del parere che l’economia stia ripartendo e sia necessario ritornare alla situazione pre-pandemica”.
Tra gli elettori di centrosinistra e del M5S che preferirebbero il mantenimento del blocco dei licenziamenti e quelli di Lega e FI che si dichiarano contrari, mentre gli elettori di FdI si dividono a metà tra favorevoli e contrari. In ogni casi quasi un italiano su due (47%) prevede che verrà adottata una soluzione di buon senso, cioè il blocco verrà tolto nella maggioranza dei settori e verrà mantenuto solo per quelli maggiormente in difficoltà, mentre il 16% ritiene che verrà prorogato per tutti e il 14% al contrario pensa che verrà eliminato per tutti.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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