Più della metà degli italiani giustifica il razzismo
Razzismo, sondaggio Sgw: il 55 per cento degli italiani lo giustifica
Il 55 per cento degli italiani giustifica gli atti di razzismo. A dirlo è un sondaggio di Swg, presentato nel corso del convegno Metamorfosi organizzato da Huffpost a Milano. “Non si può dire che il razzismo sia in crescita, ma i dati illustrano una diminuzione, un affievolimento degli anticorpi“, ha detto Enzo Risso, direttore scientifico dell’istituto di ricerca. A fronte del 55 per cento degli intervistati che giustifica in qualche modo gli atti di razzismo, c’è un altro 45 per cento di italiani che è contro qualsiasi atto xenofobo.
Agli intervistati veniva chiesto se sono sempre e costantemente da condannare gli atti razzisti, o se sono sempre giustificabili, con in mezzo due condizioni intermedie. “Negli ultimi 10 anni la disponibilità a giustificare atti razzisti è aumentata. Prima del 2010 la maggioranza non giustificava mai, oggi il dato si è invertito”, ha detto Risso. “Il caso Segre ha portato alla luce una realtà, c’è una minoranza che sta alzando la testa rendendosi conto che è consentito dire o fare certe cose”, ha osservato Risso. “È un quadro preoccupante perché il dato cresce all’interno dei segmenti sociali più bassi, mentre trova maggiore opposizione fra i giovani della ‘generazione Z’, dove pure ci sono pulsioni razziste e antisemite minoritarie”, ha proseguito.
Il razzismo in Italia sta diventando un fenomeno sempre più allarmante, tanto che il parlamento ha sentito l’esigenza, su impulso della senatrice a vita Liliana Segre, di creare una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza e razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. La Commissione ha ricevuto il via liberà del Senato lo scorso 30 ottobre 2019, con 151 voti a favore e 98 astenuti (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia).
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