Il nuovo ufficio profuma di caffè: la rivoluzione silenziosa dei bar
Il profumo del caffè, il brusio delle conversazioni, il ticchettio dei tasti sui laptop: la colonna sonora del bar moderno è un mix eclettico di suoni familiari e novità. Osservando le realtà cittadine, e non solo, si nota una trasformazione significativa: il bar non è più solo un luogo di incontro e socialità, ma sempre più spesso si trasforma in un ufficio diffuso, uno spazio ibrido dove lavoro e piacere si intrecciano. Una metamorfosi accelerata dallo smart working e dalle nuove tecnologie.
La metamorfosi del bar: il caso Milano
Milano, dinamica e all’avanguardia, incarna perfettamente questa tendenza. Per le vie del centro sono sempre più diffusi locali con spazi coworking, un’ampia scelta di caffè e snack, e persino sale riunioni prenotabili e postazioni dotate di stampanti.
Si tratta di locali nati per rispondere alle esigenze dei nomadi digitali e, in generale, di tutti coloro che adottano soluzioni di lavoro da remoto e lavoro ibrido. Cercando di creare atmosfere che stimolano la creatività e allo stesso tempo rispondere alle necessità di chi cerca un’alternativa all’ufficio, i bar milanesi rappresentano una risposta concreta all’evoluzione del mondo del lavoro.
Anche all’interno di centri commerciali e librerie si trovano ormai bar di nuova concezione, che si adattano a questa nuova domanda, offrendo spazi confortevoli dove lavorare tra un acquisto e l’altro. E se è vero che il trend si sta espandendo in tutto lo Stivale, Milano resta per il momento la città italiana in cui la nuova concezione di bar ha trovato massima espressione.
L’evoluzione del bar dalla sala slot ai locali a tema
La nuova trasformazione dei bar appare meno sorprendente se si ripercorre la storia di questi locali. Dalle antiche taverne mesopotamiche dove si beveva birra ai caffè viennesi del XVII secolo, il bar ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la socialità, seguendo le evoluzioni della società e del costume nel corso dei secoli.
Nel tempo il bar si è evoluto, adattandosi ai cambiamenti sociali e culturali. Dall’atmosfera elitaria dei caffè ottocenteschi, frequentati da intellettuali e aristocratici, si è passati alla dimensione più popolare del bar moderno, un luogo accessibile a tutti.
Nell’ultimo secolo le nuove abitudini legate alla vita notturna, sempre più diffuse anche tra i giovanissimi, hanno portato alla varietà dell’offerta attuale. Dai bar classici ai caffè-bar, dai pub ai wine bar, dai lounge bar agli american bar, dai brewpub ai bar a tema, ogni locale si rivolge a un pubblico specifico e propone un’esperienza diversa.
Il decennio scorso aveva visto l’esplosione di locali con sale slot, dove adulti e ragazzi trascorrevano ore tentando la fortuna. Ma proprio quando il destino dei bar sembrava indissolubilmente legato a quello delle macchinette, le normative più stringenti e la crescente disponibilità delle slot online hanno cambiato le carte in tavola. Con il risultato che oggi le strade sembrano ormai condannate a restare separate, le slot sono sempre più giocate su internet, mentre dall’altra parte acquisiscono popolarità i bar a tema, dedicati a specifiche tematiche come la musica e il cinema, dove l’angolino per le slot non ha più ragione di essere.
Il bar come “terzo luogo” delle nuove generazioni
Il concetto di “third place”, teorizzato dal sociologo Ray Oldenburg, descrive il bar come uno spazio intermedio tra la casa e il lavoro, un luogo dove le persone possono rilassarsi, socializzare e sentirsi parte di una comunità. Questa dimensione comunitaria, unita alla crescente disponibilità di Wi-Fi e prese elettriche, ha favorito la trasformazione del bar in un ufficio diffuso.
Lo smart working, accelerato dalla pandemia, ha ulteriormente consolidato questa tendenza. La possibilità di lavorare da remoto ha spinto molte persone a cercare alternative all’ufficio domestico, trovando nel bar un ambiente stimolante e confortevole. Le nuove tecnologie, con la diffusione di laptop, tablet e smartphone, hanno reso possibile lavorare praticamente ovunque, trasformando il bar in un’estensione dell’ufficio.
Lavorare al bar offre indubbi vantaggi: la possibilità di cambiare ambiente, di socializzare, di godere di un’atmosfera informale e stimolante. Tuttavia, non mancano gli svantaggi: le distrazioni, il rumore, la mancanza di privacy possono compromettere la produttività. La scelta di lavorare al bar, quindi, dipende dalle proprie esigenze e dal tipo di lavoro da svolgere.
Il bar, in continua evoluzione, si conferma quindi come un luogo vitale e dinamico. La sua capacità di adattarsi ai cambiamenti sociali e tecnologici ne garantisce la sopravvivenza in un mondo in continua trasformazione.