Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Sociale

Qui c’è gente che sceglie il colore dei propri fornitori. E qualcuno pensa ancora che noi italiani non siamo razzisti

Immagine di copertina

«Oggetto: comunicazione importante»: si apre così la mail che la Chino Color srl ha inviato a un suo fornitore e che si aggiunge alla vergogna deriva di questo tempo. L’ha resa pubblica Cathy La Torre, avvocata e attivista LGBTQ da sempre impegnata sul fronte dei diritti. La mail, datata 21 giugno dice testualmente:

«Buongiorno, chiediamo tassativamente, pena interruzione di rapporto di fornitura con la vs Società, che non vengano più effettuate consegne utilizzando trasportatori di colore e/o pakistani, indiani o simili. Gli unici di nazionalità estera che saranno accettati saranno quelli dei paesi dell’Est, gli altri non saranno fatti entrare nella ns Azienda ne (scritto così, senza accento nda) tantomeno scaricati».

Niente negri insomma per non isolare il cortile di carico e scarico della CHINO COLO Srl, perché altrimenti i vertici se la prendono a male e tagliano qualsiasi rapporto di fornitura. Sembra uno scherzo ma non lo è: il razzismo sdoganato di questo tempo entra nei rapporti commerciali come se fosse davvero qualcosa di normale e viene addirittura sventolato con linguaggio quasi burocratico. E ora addirittura c’è chi si permette di scegliere il colore dei propri fornitori, come nei tempi più bui, scrivendo stupidamente no ai neri e pakistani o indiani o simili (che poi sarebbe curioso sapere chi sarebbero quei “simili”, vale anche per gli italiani che assomigliano agli indiani? Cosa significa “simili”?) e in un censimento per razza fatto come se fosse legale (e normale) ci si permette di “aprire le porte” a “quelli dei paesi dell’Est” (scritto minuscolo, riferendosi forse ai borghi che guardano al Mar Adriatico) per chissà quali meriti acquisiti sul campo.

Eppure questa mail è solo l’ultimo dei tanti casi di discriminazioni che si perpetuano nel nostro Paese in un modo o nell’altro, nel silenzio di troppe figure istituzionali se non addirittura con il beneplacito di alcuni. EA, negri in Svizzera, negri in Belgio, negri ovunque i nostri connazionali si trasferissero per cercare (esattamente come quelli dei nostri tempi) un futuro migliore per se stessi e per le proprie famiglie.

E si insiste a divedere gli uomini non in oppressi o oppressori ma per provenienza geografica, in un turbine di melma in cui lentamente affondiamo continuando ad illuderci che siano casi isolati, se non addirittura costruiti ad arte. Poi qualcuno ci dirà ancora che gli italiani non sono razzisti ma che è colpa della perdita di pazienza. Del resto, si sa, gli indiani hanno storicamente creato problemi al nostro paese. Già.

Ondata razzista in Italia: le denunce per violenza si sono triplicate negli ultimi 3 anni
Ti potrebbe interessare
Sociale / La sicurezza sul lavoro e il Testo Unico: misure generali di tutela
Sociale / Gruppo FS: ottenuta la certificazione per la parità di genere
Economia / Alberto Genovese rompe il silenzio: la discesa, la colpa e il riscatto
Ti potrebbe interessare
Sociale / La sicurezza sul lavoro e il Testo Unico: misure generali di tutela
Sociale / Gruppo FS: ottenuta la certificazione per la parità di genere
Economia / Alberto Genovese rompe il silenzio: la discesa, la colpa e il riscatto
Sociale / Cosa fare con i diamanti ereditati?
Sociale / Accesso esclusivo: dentro la task force globale che sconfigge il ransomware e ripulisce il dark web
Lavoro / Benessere in ufficio: perché le aziende investono in arredi ergonomici per battere le “Grandi Dimissioni”
Sociale / Grande successo per Wonnie in Giro 2025: trekking tra natura e cultura con Fondazione FILA Museum
Sociale / ReputationUP segnala Stealerium, il software che porta la sextortion nel terreno dell’automazione
Lavoro / Lavoro al computer: i possibili effetti sulla salute
Salute / Ricerca e salute: oltre 300 milioni di persone nel mondo convivono con malattie rare, di cui la maggior parte genetiche