Città del futuro: anche in Italia si punta sulle wellbeing city
Negli ultimi anni è emersa con forza la necessità di rendere le città del futuro più sostenibili sviluppando la green economy, ossia tutte quelle attività che aiutano a ridurre l’inquinamento e l’impatto ambientale per vivere in modo più ecologico.
Allo stesso tempo, dopo la pandemia è diventata sempre più evidente l’importanza della centralità della persona. Proprio per questo, molte città italiane hanno deciso di sviluppare progetti di rigenerazione urbana in grado di favorire il benessere delle persone, con l’obiettivo di trasformarsi in moderne wellbeing city.
Si tratta di città che migliorano la vita dei cittadini per dare forma a un futuro urbano più salutare, inclusivo e benefico, mediante investimenti mirati a tutelare la salute pubblica, promuovere lo sviluppo economico sostenibile e una quotidianità a ridotto impatto ambientale.
Le città del benessere sono un modello in forte crescita in Italia e all’estero, in grado di spostare l’attenzione dal wellbeing inteso come benessere privato di ogni individuo a un’idea di salute innovativa che si completa soltanto in presenza del benessere fisico, mentale e sociale di tutta la popolazione.
Milano si candida come prima wellbeing city d’Italia
Tra le città in Italia che stanno puntando maggiormente sul raggiungimento del benessere collettivo tramite la rigenerazione urbana c’è Milano, che si è già aggiudicata il titolo di Wellbeing City 2019, un prestigioso riconoscimento internazionale che premia l’impegno su questo fronte delle pubbliche amministrazioni.
Anche in ambito privato il capoluogo lombardo sta registrando negli ultimi anni una serie di interventi urbani finalizzati alla sostenibilità, alla salute e al benessere dei cittadini.
Attualmente, l’iniziativa di maggiore spicco è rappresentata da uptown milano, il distretto ideato da EuroMilano con l’obiettivo di promuovere un modello abitativo al tempo stesso sano e sostenibile
Nel dettaglio, il progetto è stato avviato nel 2016 e sono state consegnate le prime residenze nel luglio 2019, ottenendo subito un ottimo riscontro da parte degli investitori e della popolazione. Al momento, il distretto consta di una serie di complessi residenziali già terminati e abitati e altri in costruzione, tra cui le nuove residenze di Inspire UpTown con l’ecosistema di amenities più ricco e completo di tutta Milano.
UpTown Milano rappresenta l’evoluzione della smart city in wellbeing city e healthy city, in cui le abitazioni non sono semplicemente il luogo della vita domestica ma assumono la forma di un ambiente multifunzionale.
Grazie a una serie di soluzioni innovative e all’avanguardia, infatti, le residenze sono progettate per soddisfare tutte le esigenze degli inquilini e garantirne il massimo benessere, comfort e funzionalità. Ciò permette, per esempio, di conciliare perfettamente i tempi lavoro/famiglia, usufruire di tutti i servizi di cui si ha bisogno e avere a disposizione uno spazio sano e salutare dove vivere e trascorrere il tempo libero.
Le caratteristiche che definiscono le moderne wellbeing e healthy city
A definire i requisiti delle moderne wellbeing e healthy city è un documento presentato nel 2023 in Senato dal titolo “La salute nelle città: bene comune”, che ha messo al centro di questo modello abitativo la pianificazione urbana come strumento di prevenzione primaria.
Questo manifesto è stato presentato per la prima volta nel 2016 e recentemente aggiornato dopo i cambiamenti imposti dall’emergenza sanitaria, a cui hanno lavorato oltre 200 esperti e 36 enti e istituzioni come ANCI, Federsanità, Health City Institute e l’Intergruppo Parlamentare Qualità di Vita nelle Città.
Nel decalogo viene indicato il diritto dei cittadini a una vita sana e integrata nel proprio contesto urbano, la necessità di assicurare a tutti un corretto accesso alle informazioni sanitarie e l’importanza di incoraggiare stili di vita sani sul lavoro, nelle comunità e nelle famiglie. Inoltre, il manifesto segnala il ruolo fondamentale ricoperto dalla promozione della cultura alimentare e la lotta alla povertà alimentare, oltre alla necessità di migliorare l’accesso alle attività sportive e motorie da parte della popolazione per favorire l’invecchiamento attivo e lo sviluppo psicofisico dei giovani.
Un altro punto ritenuto essenziale per l’evoluzione delle città in wellbeing city sono le politiche locali di trasporto urbano sostenibile, per ridurre l’inquinamento atmosferico e consentire a chiunque di spostarsi in modo ecologico e salutare. È infine opportuno aumentare l’inclusione sociale, realizzare iniziative volte alla prevenzione primaria delle patologie croniche e monitorare la salute dei cittadini a livello urbano.