Una canzone per te
L'irresistibile ascesa di Carla Bruni: modella, cantante e Première Dame
L’inarrestabile Carlà una ne pensa e cento ne fa.
A 45 anni, madame, di esistenze ne ha già vissute parecchie, trasformandosi con una capacità camaleontica da top model icona degli anni Novanta a cantautrice capace di riscuotere un discreto successo soprattutto in Francia, il paese che la adottò ancora bambina e al quale deve fama e fortuna. Le sue velleità artistiche le hanno anche fatto intravedere la strada del cinema recitando un cameo nel film di Woody Allen “Midnight in Paris”.
Accanto ad una folgorante carriera professionale Carla Bruni è stata in grado di costruire una ancor più vincente carriera sentimentale. Algida, con uno sguardo impenetrabile e quell’aria intellettualoide, ben diversa dalle sue rivali sulle passerelle come Christy Turlington, Claudia Schiffer e Cindy Crawford.
Ogni suo amante è stata una scalata al successo, una copertina di tabloid e ha scatenato le ire di qualche donna. Da Eric Clapton a Mick Jagger nessuno è rimasto illeso dal suo fascino. Ma il vero scandalo fu quando la modella dopo una relazione con Jean-Paul Enthoven lo lasciò per il figlio, il filosofo Raphaël Enthoven, a quel tempo sposato. La moglie, tradita e abbandonata, sfogò le sue frustrazioni scrivendo un libro, mentre la Bruni poté aggiungere un nuovo trofeo nella sua “walk of fame”. Con il filosofo arriva anche la gioia della maternità, nel 2001 nasce Aurélien e la vocazione da cantante. Proprio a Raphaël sarà dedicata una delle sue prime canzoni, solo un ricordo alla fine della loro storia.
Di nuovo sul mercato Carlà studia bene le sue mosse e questa volta le si spalancano le porte dell’Eliseo. Nicolas Sarkozy, neoeletto presidente francese e fresco di divorzio la sposa il 2 febbraio 2008 e subito si scatenano le voci dei maligni: “Questo matrimonio durerà il tempo del mandato”. E invece dopo cinque anni, una figlia Giulia e una sconfitta elettorale la ex Première Dame è ancora accanto a suo marito.
Carlà, dalle mille ambizioni, torna sulla scena con un nuovo album “Little French Things”, l’uscita è prevista per il 1° aprile, ma le polemiche sono talmente tante che Véronique Rampazzo, agente e amica della Bruni, si sta già fregando le mani. La canzone della controversia è “Pingouin” , pinguino, e secondo i ben informati sarebbe dedicata a François Hollande, colui che ha spodestato Sarkò dal suo trono.
La colpa del socialista, ribattezzato Flamby – flaccido come un budino – dalla stampa transalpina, è quella di non aver seguito il protocollo della cortesia. Infatti il 15 maggio scorso, giorno del passaggio di consegne tra i due presidenti, Hollande non accompagnò il suo predecessore alla macchina contrariamente a quello che aveva fatto Sarkozy con Chirac, Chirac con Mitterand e così via. L’etichetta esiste e va rispettata.
La ex Première Dame smentisce, ma le parole del suo brano non lasciano spazio a molti dubbi sul destinatario della canzone. Pane per la stampa che intanto alimenta la polemica.
Al di sopra di ogni sospetto è che “Mon Raymond” sia dedicata al suo Sarkò, lo afferma lei stessa durante le interviste: “Non potevo intitolarla Nicolas visto il suo ruolo ai tempi, avevo pensato Raoul ma erano improbabili le rime”.
Vista la caduta libera di gradimento di Hollande e la difficoltà a trovare un nuovo leader nel centrodestra in molti si chiedono se nel 2017 si giocherà la partita di ritorno “Pingouin-Raymond”.
Per la Bruni quell’anno è ancora lontano e intanto si gode i piaceri che le sono stati proibiti nel periodo dell’Eliseo. A Roma, infatti, ha appena terminato di scattare la foto con Terry Richardson per la campagna pubblicitaria invernale di Bulgari.
Musica, moda e poi? Quale sarà il prossimo passo dell’infaticabile Carlà?