La Corte Costituzionale: sono legittime le leggi di Trento e Bolzano sull’uccisione di orsi e lupi
Uccisione orsi e lupi, la Consulta: sono legittime le leggi di Trento e Bolzano
Un’importante verdetto sull’abbattimento di animali. La Corte Costituzionale ha stabilito che sono legittime le leggi di Trento e Bolzano sulla cattura ed eventuale uccisione di orsi e lupi. La Consulta si è espressa dopo aver esaminato in camera di consiglio i due ricorsi del Presidente del Consiglio verso le due Province autonome. In attesa del deposito della sentenza, l’ufficio stampa ha fatto sapere che la Corte ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale, giudicando che “la disciplina provinciale contestata rientri nell’ambito delle competenze legislative statutariamente affidate alle due Province autonome”.
Uccisione orsi e lupi, la decisione della Corte Costituzionale
“Sono pertanto legittime – ha fatto sapere ancora l’ufficio stampa della Corte Costituzionale – le leggi provinciali di Trento (n. 9/2018) e Bolzano (n. 11/2018) che autorizzano il Presidente della Provincia ad adottare provvedimenti riguardanti il prelievo, la cattura e l’eventuale uccisione degli orsi e dei lupi, quando ricorrano le condizioni previste dalla normativa di derivazione europea in materia di conservazione degli habitat naturali. Questo potere è diretto a prevenire danni gravi alle colture, all’allevamento e a garantire la sicurezza pubblica, quando non esista altra soluzione valida, ed è subordinato al parere preventivo dell’Ispra”.
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La decisione della Consulta si lega ovviamente al caso di M49, l’orso che vive tra i monti del Trentino, che nei giorni scorsi dopo essere stato catturato, è riuscito a scavalcare la recinzione ed ora è in fuga. Ricercato.
M49 avvistato oggi
Nel dettaglio l’orso è stato catturato nella notte tra il 14 e il 15 luglio, nella zona della Val Rendena, ed è stato rinchiuso in un recinto nel Centro faunistico del Casteller, a Sud della città di Trento, ma è riuscito a scavalcare il muro elettrificato e a darsi alla fuga. La notizia ds M49 è stata data dal presidente leghista della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha spiegato anche che l’orso si sarebbe diretto nella zona dei monti sopra Trento, dove i forestali gli stanno dando la caccia, con l’aiuto dei cani. “Se M49 si avvicinerà a zone abitate, i forestali hanno l’autorizzazione ad abbatterlo”, ha detto il governatore Fugatti.
Le posizioni sono diverse. Il presidente del Trentino ha dato l’ordine di sparare a vista solo nel caso l’orso dovesse avvicinarsi alle abitazioni, ma una la nota del ministro dell’Ambiente Sergio Costa invitava a non sparare. Intanto le associazioni animaliste, da Legambiente al Wwf, si schierano tutte in difesa dell’orso, sperando non gli venga fatto del male. “Il fatto che sia scappato dall’area attrezzata per ospitarlo, non può giustificare un intervento che ne provochi la morte”, ha detto Costa, appoggiato dagli ambientalisti.
M49 intanto è stato avvistato oggi: è stato immortalato precisamente alle ore 9.29 da una fototrappola. La conferma è arrivata dalla documentazione fotografica che ritrae il plantigrado dopo la sua fuga dal recinto del Casteller. Nella zona dei boschi della Marzola è già presente il personale forestale attivato immediatamente dopo l’evento per assicurare monitoraggio, presidio territoriale e informazione.