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Tutti i numeri di Brasile 2014

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Numeri e statistiche dei Mondiali in Brasile e della storia della Coppa del Mondo

A poche ore dall’inizio dei Mondiali in Brasile, sono tante le domande che, nell’attesa di questo grande evento, ci stiamo facendo. Chi vincerà? Quali saranno le sorprese? Riuscirà il Brasile a vincere di fronte ai suoi tifosi? O sarà la Spagna a replicare la vittoria del 2010? Prandelli riporterà gli Azzurri ai fasti del 2006? Messi guiderà la sua Argentina alla vittoria? Domande alle quali non possiamo rispondere adesso, e delle quali sarà il campo a darci il verdetto.

Nell’attesa, però, possiamo vedere, insieme, alcune statistiche su questo Mondiale.

I Mondiali del 2014 sono la ventesima edizione di questo torneo, nonchè la seconda a svolgersi in Brasile dopo quella del 1950. Il Brasile diviene quindi, dopo Messico, Italia, Francia e Gemania la quinta nazione ad aver ospitato per due volte i Mondiali di calcio. E’ inoltre la quarta edizione di un Mondiale, dopo Germania 1974, Italia 1990 e Germania 2006 ad essere ospitata da una Nazione che ha già vinto l’ambito torneo. A livello continentale, si tratta della quinta edizione dei Mondiali a svolgersi in Sudamerica dopo Uruguay 1930, Brasile 1950, Cile 1962 ed Argentina 1978. Se consideriamo anche il Centro e Nord America, si tratta dell’ottava edizione a svolgersi nelle Americhe (vanno in questo caso prese in considerazione anche Messico 1970, Messico 1986 e USA 1994).

Per la quinta volta consecutiva, al torneo parteciperanno 32 squadre. Questa volta saranno così distrubuite: 13 Europee, 6 Sudamericane, 5 Africane, 4 Asiatiche (tra cui l’Australia, che pur essendo in Oceania partecipa al gruppo Asiatico di qualificazioni in quanto membro dell’Asian Football Confederation) e 4 Centro-Nordamericane.

Di queste 32 squadre, quella che ha partecipato a più Mondiali è il Brasile, che con questa è a quota 20 ed è l’unica nazionale ad aver partecipato a tutte le edizioni della Coppa del Mondo, seguita da Italia e Germania (della quale sono considerate anche le apparizioni come Germania Ovest) a quota 18, l’Argentina a 16, il Messico a 15, Francia, Inghilterra e Spagna a 14, l’Uruguay ed il Belgio a 12, l’Olanda, la Russia (cui si contano anche le partecipazioni come URSS), gli USA e la Svizzera a 10, il Cile e la Corea del Sud a 9, il Camerun a 7, il Portogallo a 6, Colombia, Giappone e Nigeria a 5, Algeria, Australia, Costa Rica, Croazia ed Iran a 4, Costa d’Avorio, Ecuador, Ghana, Grecia ed Honduras a 3, e per finire la Bosnia-Erzegovina, alla prima apparizione.

La partecipazione della Bosnia Eregovina fa dunque salire a quota 78 il numero di nazionali che hanno partecipato alla fase finale di un Mondiale di Calcio, 79 se contiamo anche l’India, qualificatasi per i Mondiali del 1950 ma ritiratasi prima di disputarli.

Al Mondiale Brasiliano parteciperanno tutte ed otto le squadre che fino ad oggi hanno vinto almeno un titolo Mondiale (il Brasile 5 volte, l’Italia 4, la Germania 3, Uruguay ed Argentina 2, Inghilterra, Francia e Spagna 1).

I giocatori convocati dalle rispettive nazionali a questi Mondiali saranno in tutto 736, 23 per Nazionale (come avviene dall’edizione del 2002), e rappresenteranno 296 diversi club provenienti da 51 diversi Campionati Nazionali. Il club che ha inviato più giocatori a questo Mondiale è il Bayern Monaco, rappresentato da ben 15 calciatori, seguito dal Manchester United a quota 14, Chelsea Barcellona e Real Madrid a 13, Napoli e Juventus a 12, Paris Saint-Germain a 11, Arsenal e Manchester City a 10. A livello di Campionati Nazionali, il più rappresentato è quello Inglese, con 120 giocatori, seguito da quello Italiano a quota 82, quello Tedesco a 78, quello Spagnolo a 61, quello Francese a 48, quello Russo a 35, quello Turco a 26, quello Messicano a 24, quello Portoghese a 23 e quello Olandese a 20. Il Campionato di una Nazionale non presente al Mondiale più rappresentato sarà dunque quello Turco, con 26 giocatori, mentre quelli meno rappresentati di Nazioni qualificate al Mondiale saranno quelli di Uruguay, Costa d’Avorio, Ghana e Bosnia-Eregovina con un solo giocatore.

Tra le squadre Italiane rappresentate, in tutto 20, saranno le seguenti: Juventus e Napoli, come detto, con 12 giocatori, seguite da Inter e Milan a 8, Lazio a 7, Roma e Parma a 5, Torino a 4, Fiorentina, Genoa e Bologna a 3, Atalanta, Udinese e Cagliari a 2, Verona, Sampdoria, Sassuolo, Livorno, Catania e Palermo a 1.

La Nazionale che ha convocato più giocatori da formazioni del proprio Campionato è la Russia, unica ad aver scelto dalle proprie squadre tutti e 23 i convocati, seguita dall’Inghilterra, che ne ha convocati 22 su 23 da squadre Inglesi, e dall’Italia, che dal proprio Campionato ne ha scelti 20. Le squadre ad averne scelti meno dai propri Campionati, invece, sono state Uruguay, Costa d’Avorio, Ghana e Bosnia, che ne hanno scelto uno solo.

Oltre all’Italia, la squadra ad aver convocato più giocatori dal Campionato Italiano è stata l’Argentina, con ben 7 giocatori, seguita da Colombia e Grecia a 6 e da Ghana e Svizzera a 5.

Il giocatore che ha disputato più Mondiali che parteciperà anche a Brasile 2014 è il Portiere dell’Italia Gianluigi Buffon, che raggiungerà così la sua quinta partecipazione, raggiungendo così il Messicano Antonio Carbajal ed il Tedesco Lothar Matthaus.

Il più vecchio tra i giocatori convocati è il Portiere Colombiano Faryd Mondragon, che il 21 Giugno compirà 43 anni, e che, se dovesse giocare, sarebbe il più vecchio giocatore ad essere mai sceso in campo in un Mondiale, mentre il più giovane è il Camerunense Fabrice Olinga, che il 12 Maggio ha compiuto 18 anni.

Ai Mondiali del 2014 parteciperanno diversi giocatori che hanno ottenuto il titolo di capocannoniere del Mondiale: il Tedesco Thomas Muller, lo Spagnolo David Villa, l’Olandese Wesley Sneijder e l’Uruguayano Diego Forlan, capocannonieri ex aequo con 5 reti a Sudafrica 2010, e soprattutto Miroslav Klose, capocannoniere di Germania 2006 con 5 reti. Quest’ultimo, infatti, al momento, ha realizzato 14 reti nella Storia delle fasi finali dei Mondiali, e nella classifica assoluta si trova secondo, a pari merito col connazionale Gerd Muller, dietro al Brasiliano Ronaldo, in testa con 15 reti.

Tra gli allenatori, 14 squadre hanno optato per un allenatore di un’altra nazionalità. Questo fa sì che la nazionalità più rappresentata tra gli allenatori sia la Germania, con quattro Commissari Tecnici (oltre a Joachim Low, C.T. della Germania, ci sono Finke per il Camerun, Hitzfeld per la Svizzera e Klinsmann per gli USA), seguiti a quota tre dall’Italia (che oltre al suo Prandelli ha Zaccheroni sulla panchina del Giappone e Capello su quella della Russia), l’Argentina (con Sabella allenatore della Nazionale, Sampaoli per il Cile e Pekerman per la Colombia), il Portogallo (Bento sulla propria panchinma, Queiroz su quella dell’Iran e Santos su quella della Grecia) e la Colombia (Pinto per il Costa Rica, Rueda per l’Ecuador e Suarez per l’Honduras). Molti di questi allenatori hanno già esperienze ai Mondiali, qualcuno da allenatore, qualcuno da giocatore e qualcuno addirittura in entrambi i ruoli, come ad esempio Jurgen Klinsmann, che da giocatore con la Germania ha partecipato ai Mondiali del 1990 (vincendoli), 1994 e 1998 e da allenatore, sempre della Germania, a quelli del 2006, ed ora si appresta a partecipare a questi come C.T. degli USA. Tra chi ha già fatto i Mondiali da giocatore va citato il CT della Corea del Sud Hong Myung Bo, che ha partecipato ai Mondiali del 1990, 1994, 1998 e 2002, o il CT del Belgio Marc Wilmots, convocato da giocatore ai Mondiali dell 1994, 1998 e 2002. Chi invece ha più esperienze da allenatore in un Mondiale è Oscar Washington Tabarez, che ha già allenato l’Uruguay nei Mondiali del 1990 e del 2010 e che si appresta a farlo nuovamente. C’è poi chi i Mondiali, invece, li ha già vinti: Del Bosque, da Allenatore della Spagna, nel 2010, e che oggi ci riproverà sempre con la Spagna, e Deschamps, che nel 1998 li ha vinti da giocatore con la Francia e che ora, sempre con la Francia, ci riproverà da allenatore. A questi va aggiunto il già citato Jurgen Klinsmann, vincitore da giocatore dei Mondiali del 1990 con la Germania Ovest ed ora sulla panchina degli USA. Il più vecchio degli allenatori è Fabio Capello, classe 1946, Italiano e C.T. della Russia, mentre il più giovane è Sabri Lamouchi, Francese e C.T. della Costa d’Avorio, classe 1971.

I Mondiali saranno disputati in 12 stadi (il Maracanà di Rio de Janeiro, dove si disputerà la finale, l’Estadio Nacional di Brasilia, il Mineirao di Belo Horizonte, il Castelao di Fortaleza, il Beira-Rio di Porto Alegre, l’Arena Corinthias di San Paolo, l’Arena Pantanal di Curiabà, lo Stadio Guimaraes di Curitiba, l’Itaipava Arena Fonte Nova di Salvador, l’Arena Amazonia di Manaus, l’Arena Pernambuco di Sao Lourenco da Mata presso Recife e l’Arena das Dunas di Natal ), un numero di impianti pari a quelli utilizzati per Germania 2006, Italia 1990, Messico 1986, e Svezia 1958, nonchè infariore solamente ai 17 usati per Spagna 1982 ed ai 20 di Giappone-Corea del Sud 2002. Per i primi Mondiali, Uruguay 1930, gli stadi utilizzati furono 3, e si trattò del minor numero di stadi utilizzati nella storia di un Mondiale.

Per la quattordicesima volta consecutiva (la prima volta è stata per Cile 1962) i Mondiali avranno un brano musicale ufficiale, e si tratterà di “We are One (Ole Ola)”, interpretata da Pittbull, Jennifer Lopez e Claudia Leitte. Sarà anche la tredicesima volta consecutiva (la prima volta fu per Inghilterra 1966) in cui i Mondiali avranno una mascotte ufficiale: l’armadillo Fuleco, nome che viene dalla fusione delle parole futebol (calcio in Portoghese) ed ecologia.

Sarà inoltre l’undicesima volta in cui si assegnerà, come trofeo, la Coppa del Mondo FIFA, che da Germania 1974 ha sostituito il vecchio Trofeo “Jules Rimet” (utilizzato a partire da Uruguay 1930 fino a Messico 1970), e che sarà utilizzato dalla FIFA fino all’edizione del 2034, anno in cui finiranno gli spazi per i nomi dei vincitori. Per la terza volta consecutiva, dopo Germania 2006 e Sudafrica 2010, la squadra vincitrice dei Mondiali potrà portare, sulla maglia, il FIFA Champions Badge, lo stemma del quale sono insignite le Nazionali e le squadre di Club Campioni del Mondo.

A questo punto, non ci resta che attendere le poche ore che ci separano dall’inizio del Mondiale, sperando che in una terra come il Brasile, dove il calcio è tanto amato, non manchi lo spettacolo che tanti tifosi in tutto il mondo si aspettano, ma da qua, dall’Italia, non possiamo che unirci tutti e seguire questo Mondiale al grido di “Forza Azzurri!”.

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