Stati Uniti, l’uragano Dorian verso la Florida. Trump firma l’emergenza
"Sembrava una piccola tempesta ma ora sembra proprio un mostro. I venti stanno aumentando a un tasso terrificante", ha commentato il presidente degli Stati Uniti
Stati Uniti, l’uragano Dorian verso la Florida. Il presidente Trump firma l’emergenza
L’uragano Dorian spaventa Florida e Bahamas dopo essersi rafforzato raggiungendo la categoria 3. “È pericoloso, pone minacce significative. Può essere il peggiore dal 1992”, dicono gli esperti del National Hurricane Center.
Il presidente Trump ha firmato la dichiarazione di emergenza, aprendo la strada agli aiuti del Dipartimento per la sicurezza nazionale e della Fema, la protezione civile Usa, prima ancora che l’uragano tocchi terra.
Intanto in Florida parte l’assalto ai distributori, dove la benzina già scarseggia, e alle scorte di cibo.
“Sembrava una piccola tempesta ma ora sembra proprio un mostro. I venti stanno aumentando a un tasso terrificante… potremmo essere fortunati ma questa volta sembra proprio che colpirà duramente… siate consapevoli e mettetevi al sicuro. Dio vi benedica”, ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il Tycoon ha commentato l’arrivo dell’uragano Dorian negli Stati Uniti, in Florida, dove potrebbe atterrare come categoria 4 nel fine settimana e dove è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutte e sessantasette le contee.
Con venti oltre i 154 chilometri all’ora, Doridan è ad oggi il più forte uragano atlantico di questa stagione. Elevato da categoria 1 a 2 nella notte tra giovedì e venerdì (per poi salire alla 3 nella serata di venerdì), ha risparmiato Porto Rico, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, come in Georgia. Per la crescente furia del ciclone, il presidente Trump ha deciso di rinviare il viaggio che aveva in programma sabato in Polonia per le commemorazioni della Seconda Guerra mondiale e dove al suo posto andrà il vice presidente americano Mike Pence.
In Florida, la Navy ha ordinato l’evacuazione delle navi e degli aerei nelle basi navali di Jacksonville e di Mayport. Come mostrano le foto pubblicate sui social, i supermercati e le stazioni di servizio dello Stato del Sole sono stati presi d’assalto per assicurarsi scorte di viveri e di benzina. Le immagini immortalano scaffali vuoti, sacchi di sabbia sistemati intorno alle case e ai negozi e i pannelli di legno che vengono inchiodati alle finestre per evitare che si spacchino i vetri.
“Preparatevi, sarà un uragano molto potente, forse uno dei più forti”, ha ammonito Trump che in Florida possiede il suo rinomato resort Mar-a-Lago, denominato la Casa Bianca invernale, e che, secondo il Tampa Bay Times, si trova a 200 chilometri rispetto al punti un cui si si prevede l’arrivo del ciclone.
“Ora che Dorian si sta spostando verso la costa est speriamo che Donald Trump metta da parte i pregiudizi e il razzismo portando a livello di efficienza le risorse federali”, ha polemicamente twittato la nuova governatrice di Porto Rico, Wanda Vazquez Garced.
Trump ha autorizzato l’uso delle risorse federali per Porto Rico ma solo dopo aver accusato il territorio Usa di essere uno dei posti più corrotti della Terra. Porto Rico è stato devastato nel 2017 dall’uragano Maria, ciclone categoria 4, causando tremila vittime.
Un uragano viene classificato categoria 4 quando i venti sono compresi tra 210 e 248 chilometri orari, in grado di spazzare vie alberi e cartelloni pubblicitari e di scoperchiare con facilità i tetti delle case. Le abitazioni con fondamenta a livello strada vengono generalmente completamente coperte dall’acqua. Il devastante uragano Katrina del 2005 era categoria 4.