Salvate la Chiesa
L'appello di Monsignor Njogu: abolire il celibato dei preti cattolici per porre fine agli scandali
All’altare i religiosi erano in due. Uno però sedeva dall’altra parte, al fianco della sposa, e in abito talare.
La scorsa settimana a Nyeri, nel Kenya Centrale, i fedeli hanno assistito a un matrimonio inconsueto. Padre Titus Kimathi, un prete cattolico, ha sposato Rhoda Wanja.
Ad officiare la funzione, Monsignor Peter Njogu Kitubu, vescovo a capo della diocesi del monte Kenya: un’ampia area del Paese, che si concentra intorno alla seconda vetta più alta d’Africa, dopo il Kilimangiaro, e lambisce Nairobi.
Intervistato dal Daily Nation, Monsignor Njogu, che oltre a una moglie ha tre figli, ha rivolto un appello a Papa Francesco: abolire il celibato per salvare la reputazione della Chiesa Cattolica.
Nei giorni scorsi il neo Pontefice ha toccato l’argomento scottante. Abusi sessuali e pedofilia hanno sconvolto il mondo religioso. E ne hanno intaccato la credibilità.
Njogu ha parlato di una legge che danneggia la Chiesa e incoraggia l’ipocrisia. E collega questi casi allo status familiare del prete.
La Renewed Universal Catholic Church è guidata dal controverso e noto Emmanuel Milingo, vescovo zambiano, in passato nell’occhio del ciclone per le sue lotte con il Vaticano e per la sua attività di esorcista (esercitata anche a Roma).
Milingo nel 2001 sposò la coreana e agopunturista Maria Sung. Fu scomunicato nel 2006, in seguito all’ordinazione di quatro vescovi statunitensi. Si separò e ritornò con la moglie (dopo annesso sciopero della fame di lei). Meglio di una telenovela.
Nel 2011 fu proprio Milingo a ordinare Njogu Kitubu vescovo. L’anno successivo la scomunica ufficiale del Vaticano anche per lui.
“Il matrimonio per il clero ridurrà certamente gli scandali” ha dichiarato Kitubu, rilevando come agli ecclesiastici della Chiesa Anglicana sia concesso questo “privilegio”.