Nuovi ritrovamenti riscrivono la storia degli aborigeni australiani
L'arrivo degli aborigeni sull'isola precede di 18mila anni le ipotesi scientifiche finora accettate
Gli aborigeni sono presenti in Australia da almeno 65mila anni. A suggerirlo sono nuove prove riportate dagli archeologi. La scoperta indica che il loro arrivo sul continente precede di 18mila anni le ipotesi scientifiche finora accettate.
La scoperta riguarda alcuni manufatti aborigeni ritrovati nel Territorio settentrionale dell’Australia. Si tratta di piccoli frammenti di pietra color ocra che, secondo i ricercatori, sono i più antichi pastelli della storia.
Il ritrovamento è avvenuto nei pressi del villaggio di Madjedbebe, nel Parco nazionale di Kakadu. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.
Si ritiene che gli aborigeni australiani siano la più antica civiltà ancora presente sul pianeta. Secondo le teorie antropologiche più accreditate dalla comunità scientifica, i primi uomini sarebbero arrivati in Oceania dall’Asia, attraverso viaggi intrapresi dall’attuale Indonesia e dalla Papua Nuova Guinea.
Finora le stime parlavano di un primo insediamento avvenuto tra i 47mila e i 60mila anni fa. “Siamo riusciti a stabilire una nuova datazione per l’arrivo dei primi esseri umani in Australia, superiore di oltre 18mila anni rispetto alla precedente ipotesi”, ha dichiarato il principale autore dello studio, Chris Clarkson, professore dell’Università del Queensland.
“Questo ha enormi implicazioni per la determinazione di quando gli esseri umani hanno lasciato l’Africa, l’estinzione della fauna autoctona in Australia e per le origini del popolo aborigeno”, ha aggiunto Clarkson.
Attualmente gli scienziati stimano che, per colonizzare l’intero pianeta, gli esseri umani abbiano lasciato il continente africano tra i 60mila e i 100mila anni fa. Questo nuovo studio afferma che questo evento si è verificato almeno 65mila anni fa.
Inoltre, la ricerca conferma che gli esseri umani fossero già presenti in Australia quando la fauna autoctona si è estinta.
Secondo il quotidiano australiano Sydney Morning Herald, se la vita della cultura aborigena fosse rappresentata da un orologio di 24 ore, la prima flotta di coloni britannici arrivata nel 1787 avrebbe raggiunto l’Australia alle 23:54 e 56 secondi.
I manufatti, datati attraverso una tecnica di analisi ottica, sono stati ritrovati sotto una roccia che presenta pitture rupestri aborigene.