La ragazza che ricorda ogni istante della sua vita
Rebecca Sharrock, una ragazza affetta da ipertimesia, ricorda i primi 12 giorni della sua vita e recita a memoria ogni singolo passaggio dei sette romanzi di Harry Potter
Rebecca Sharrock è una ragazza di 27 anni ed è dotata di una memoria superiore rispetto al resto degli individui. È capace di ricordare a memoria ogni singolo momento della sua vita a partire dal suo primo compleanno, compresi sapori e libri.
Inizialmente, per giustificare questa sua capacità i medici le avevano diagnosticato una forma di autismo e un disordine ossessivo-compulsivo. Solo sei anni fa, l’Università della California ha scoperto che la ragazza è affetta da ipertimesia (Hsam), una malattia rara in cui l’individuo è dotato di una memoria autobiografica superiore, a tal punto da permetterle il ricordo di gran parte degli eventi vissuti nella propria vita.
Rebecca è entrata di diritto nella lista delle 60 persone esistenti al mondo a cui è stata diagnosticata questa sindrome. Si tratta inoltre di una fra le più giovani ed è l’unica australiana. I suoi ricordi risalgono al suo primo compleanno, ma ci sono momenti che risalgono ancora prima.
“Ricordo la mia mamma mettermi nel seggiolino dell’auto e scattarmi una foto. Avevo 12 giorni”, ha raccontato Rebecca nel suo blog. “Quando rivivo una vicenda anche le emozioni tornano indietro. Lo stesso vale per il dolore: se ripenso a quando a tre anni sono caduta a casa dei miei nonni sento ancora male al ginocchio”.
Gestire l’ipertimesia non è affatto semplice: i continui flussi di ricordi hanno reso la vita di Rebecca piuttosto complicata. A scuola è stata perfino vittima di bullismo.
Per poter dormire, la ragazza è costretta a lasciare la luce accesa e la radio accese, in modo da influire e disturbare l’attività della memoria. Spesso non riesce a controllare i proprio ricordi e capita che venga travolta da un flashback di episodi negativi. Anche il più piccolo e impercettibile particolare può stimolare la sua memoria.
“Questo mi rende incapace di dimenticare ogni giorno della mia vita e sto anche rivivendo il mio passato emotivamente attraverso dettagli molto chiari”, si legge nel suo blog. “Il giorno del mio primo compleanno i genitori mi diedero un giocattolo di peluche di Minnie Mouse, il cui volto mi aveva terrorizzato. Anche se non riuscivo a esprimerlo a parole e tutto quello che potevo fare era piangere e gettarlo per terra, ogni volta che ci ripenso rivivo in pieno quel momento”.
Attualmente Rebecca sta collaborando con l’Università della California, con l’Università del Queensland e con l’istituto specializzato nello studio del cervello (sempre del Queensland), nel tentativo di capire come funziona la sua memoria. Nonostante sia dotata di un’incredibile memoria, nella famiglia di Rebecca non sono mancati casi di Alzheimer. Per questo motivo sta partecipando alla ricerca.
È emerso che a rimanerle maggiormente impresse nella mente erano le immagini di violenza. Per questo motivo, Rebecca ha smesso di guardare la televisione, preferendo leggere giornali e romanzi. In poco tempo è riuscita a memorizzare tutta la saga di Harry Potter.
“Quando da bambina aveva degli incubi per distrarla recitavamo Harry Potter da primo capitolo”, ha spiegato la madre Janet Barnes. A Rebecca piacciono molto anche i ricordi legati a Natale e alle feste.
Per tranquillizzarsi, oltre alle tecniche di meditazione che le hanno insegnato gli psicoterapeuti, Rebecca si è avvalsa di un particolare meccanismo di difesa: all’inizio di ogni mese, la ragazza deve concentrarsi su tutti i fatti positivi che le sono accaduti nel mese precedente. Ma questo metodo lo ha messo in pratica da pochi anni, dopo aver scoperto finalmente a cosa fosse dovuto il particolare funzionamento del suo cervello.
La sua notorietà negli anni è cresciuta a tal punto da spingerla a partecipare ad alcuni programmi televisivi trasmessi sulla tv australiana, tra cui il programma 60 Mins, dove la conduttrice ha letto alcune frasi casuali tratte dai sette romanzi della saga di Harry Potter e ha domandato a Rebecca in quali punti dei libri fossero tratte.