Prodi benedice un governo di legislatura Pd-M5s: “Necessaria la coalizione Orsola”
Prodi benedice un governo Pd-M5s: “Necessaria la coalizione Orsola”
Romano Prodi, ex premier ed ex presidente della Commissione Ue, dice la sua sul fantomatico governo Pd-M5s che potrebbe vedere la luce nelle prossime settimane. Prodi, uno dei dem più stimati e tenuti in considerazione, dà la benedizione alla cosiddetta “coalizione Ursula”, la stessa che alcune settimane fa ha votato a favore di Ursula von der Leyen in parlamento a Strasburgo. Partito democratico, Movimento Cinque Stelle (e magari anche Forza Italia), le forze “responsabili”, potrebbero avere il compito, se un accordo dovesse essere raggiunto, di traghettare il paese verso acque più sicure.
Dalle pagine del Messaggero, il “professore” sostiene esplicitamente l’ipotesi, purché non si tratti solo di un governo di transizione, ma di un governo Pd M5s di legislatura, che possa rimanere in piedi almeno un paio di anni. A lanciare l’idea per primo alcuni giorni fa era stato Goffredo Bettini, uno dei dem più vicini a Nicola Zingaretti, che proponeva un governo dem-cinque stelle che durasse fino all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, nel 2022.
“Bisogna partire dalle ragioni che hanno portato al declino del governo attuale e preparare le basi di una maggioranza costruita attorno a un progetto di lunga durata, sottoscritto in modo preciso da tutti i componenti della coalizione. È un compito difficilissimo ma non impossibile. È stato messo in atto in Germania”, ha scritto Prodi nel suo commento.
E per l’europeista dem il governo Pd M5s dovrebbe essere un progetto a lungo termine che ha come obiettivo il riposizionamento dell’Italia all’interno della Ue in un ruolo centrale e attivo.
“Forse bisognerebbe battezzare questa necessaria coalizione filoeuropea ‘Orsola’, cioè la versione italiana del nome della nuova presidente della Commissione europea. Deve essere un accordo duraturo: non per un tempo limitato ma nella prospettiva dell’intera legislatura”, scrive esplicitamente Prodi.
L’ex premier non manca di mettere in guardia sulla difficoltà enorme che un progetto simile incontrerebbe: “Non sarà certo facile trovare l’unità necessaria per definire questo programma fra partiti che si sono tra di loro azzuffati per l’intera durata del governo e che hanno perfino un diverso concetto del ruolo delle istituzioni nella vota del Paese”.
Un altro dei pericoli che Prodi vede è una scissione interna del Pd e si auspica che all’interno del partito guidato da Zingaretti possano essere prese le decisioni in modo fermo e deciso, senza che vengano continuamente messe in discussione.
E chiude con una nota di compiacimento: “Mi sto accorgendo infatti che questa incomprensibile crisi, insieme a tutte le preoccupazioni e le paure che suscita, sta risvegliando in tutto il Paese un’attenzione alla politica che sembrava ormai appartenere al passato”.