Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Senza categoria

Lo spartiacque cipriota

Immagine di copertina

Un "piccolo" caso che rischia di creare un "grande" precedente

La vicenda cipriota, con prelievi forzosi sui conti correnti dei contribuenti, rischia di essere un pericoloso precedente per la storia dell’integrazione europea.

Inanzitutto si tratta di una misura “diretta” capace di condizionare il tenore di vita dei ciprioti. Un prelievo forzoso appunto, dove si chiede come non mai un contributo ai cittadini per la risoluzione della crisi del paese.

In secondo luogo si tratta di una misura dall’aspetto quanto mai “commissariale”: se in passato la troika, per esempio sul caso greco, si è sempre espressa attraverso memorandum ed estenuanti trattative con il governo di Atene oggi, con questa misura, si prende una decisione in grado di condizionare seriamente la vita dei ciprioti attraverso un semplice Eurogruppo nel fine settimana.

Ma non solo: la vittoria del centrodestra di Anastasiades, filo austerity e filo-Merkel, alle elezioni presidenziali di due settimane fa rischia di creare una frattura politica in seno all’Unione. Con da una parte il partito “dei tedeschi” (dove però per partito “dei tedeschi” non si intendono semplicemente i paesi coi conti pubblici in ordine) e dall’altra quello “anty-austerity” e sostanzialmente contro l’enfasi rigorista dell’accoppiata Merkel-Schaeuble.

Senz’altro in questo schema la “donna più potente del mondo” assume ulteriore centralità. Ma al tempo stesso rischia di far nascere un bipolarismo europeo dalle tendenze tutt’altro che centrifughe. Col rischio di degenerare in un bieco radicalismo.

Mentre a livello europeo oggi come non mai emerge la necessità di qualche forma di compromesso in materia di politica economica. Per andare oltre ad una semplice e inefficace Europa degli Stati. Non disdegnando l’idea di teorizzare una qualche forma di “Bruxelles Consensus”.

Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Donald Trump: "Dio vuole che sia io il presidente"
Senza categoria / Carla: tutto quello che c’è da sapere sul film sulla Fracci (replica Rai 3)
Senza categoria / Regno Unito, il nuovo capo delle forze armate: "Prepariamoci a un'eventuale guerra mondiale entro il 2027"
Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Donald Trump: "Dio vuole che sia io il presidente"
Senza categoria / Carla: tutto quello che c’è da sapere sul film sulla Fracci (replica Rai 3)
Senza categoria / Regno Unito, il nuovo capo delle forze armate: "Prepariamoci a un'eventuale guerra mondiale entro il 2027"
Senza categoria / 101% Pucci: tutto quello che c’è da sapere sullo show
Senza categoria / Ferragni di nuovo a Sanremo? Amadeus: “Per me sì”
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 22 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 21 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 9 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Cronaca / Foto shock della sanitaria: caposala posta la foto di lei che ricuce un cadavere. Verifiche dell’Asl di Brindisi
Politica / Migranti, Meloni: “Basita per sentenza Catania, pezzo Italia favorisce ingressi illegali”