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La Grande bellezza, made in Israel

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Non solo Roma e Sorrentino, a Hollywood arriva "Israel: The Royal tour" con una guida d'eccezione: il primo ministro Netanyahu

Anche Israele celebra la sua “Grande bellezza” a Hollywood, ma non lo fa nell’ambito della premiazione degli Oscar bensì in casa Paramount. È negli studi della nota casa di produzione cinematografica che un insolito Benjamin Netanyahu ha assistito per la prima volta alla proiezione, ieri, di “Israel: The Royal Tour”.

Il premier israeliano, infatti, è parte integrante del docu-film dove dismessi i panni di capo di governo indossa quelli – davvero improbabili – di guida turistica. E l’effetto è detonante. In una terra martoriata da stratificazioni decennali di conflitti, il meno simpatico dei politici israeliani, noto in ambito internazionale per la sua ruvida schiettezza, appare sorridente, cordiale e accogliente. Nel video si alternano abilmente immagini di Netanyahu “macho”: con tanto di Ray Ban e paraorecchie mentre sorvola il Paese in elicottero, a Netanyahu “paterno”.

Nella seconda versione appare come il classico israeliano di middle class, con la pancetta e un po’ di riporto, quello che – per intenderci – con immancabili Crocs ai piedi prepara il barbecue per i nipotini durante il week end.

Il premier è affiancato tutto il tempo dal giornalista della Cbs, Peter Greenberg, vera star televisiva che con le precedenti edizioni di “Royal Tour” in Giordania, Messico, Nuova Zelanda e Perù, ha raggiunto un audience di 300.000 milioni di spettatori.

Non a caso il ministero del Turismo israeliano si prepara all’arrivo di centinaia di migliaia di nuovi turisti, che incrementeranno le stime abituali. Secondo statistiche recenti, nel 2012 gli arrivi dall’estero sono stati più di tre milioni e mezzo. Un flusso che ha portato nelle casse israeliane ben 36 miliardi di dollari.

Inutile dire che, seppure con portata minore, i turisti portano beneficio anche all’economia palestinese. Per i visitatori che vengono da fuori, è difficile infatti “resistere” alla tentazione di andare nei Territori palestinesi: siti archeologici, santuari religiosi, buon cibo e prezzi decisamente più bassi, rappresentano ottimi motivi per sconfinare, in cerca di una Grande bellezza, magari perché no, un po’ più arabeggiante.

Il video è postato. Buona visione a tutti, con Paramount! 

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