Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:47
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

Scoperta un’isola di plastica nel Mediterraneo vicino all’Isola d’Elba

Immagine di copertina
Credit: JOSEPH EID / AFP

Un gruppo di scienziati francesi ha scoperto l’esistenza di una isola di plastica nel Mar Mediterraneo tra la Corsica e l’Isola d’Elba. L’accumulo di rifiuti in mezzo al mare ha una superficie di decine di chilometri e tende a disperdersi e poi riformarsi ciclicamente a seconda delle correnti marine.

La scoperta è stata fatta dall’Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer (Ifremer), che l’ha resa nota nei giorni scorsi.

In Europa i Verdi stravincono, in Italia di verde c’è solo la Lega

Dopo la segnalazione, la Prefettura marittima del Mediterraneo, autorità francese, ha inviato un aereo a sorvolare la zona indicata ma ha spiegato di non averne rilevato la presenza. L’autorità ha tuttavia precisato che questo non significa automaticamente che l’isola di plastica non ci sia.

“Questa è un’area in cui questo tipo di fenomeno è ricorrente”, ha precisato la Prefettura marittima al canale televisivo transalpino LCI. Secondo quanto spiegato, le correnti marine, forti nell’area, aggregano regolarmente i rifiuti di plastica formando concentrazioni più o meno dense e più o meno grandi.

François Galgani, capo dell’Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer a Bastia, ha dichiarato che il fenomeno “è permanente nell’Oceano, dove si parla appunto di continente di plastica”, mentre nel Mediterraneo “le correnti sono più forti, e le zone di convergenza della plastica sono di dimensioni più piccole e generalmente durano solo pochi giorni o pochi mesi”.

Galgani ha aggiunto che altre isole di plastica sono state trovate in passato al largo della Corsica e della Sardegna e vicino all’isola di Rodi, in Grecia. “Questi rifiuti pongono problemi in termini di fauna marina, in particolare per le tartarughe marine che possono confondere la plastica con le meduse e ingerirle, l’80 per cento delle tartarughe del Mediterraneo sono state trovate con rifiuti nello stomaco”, ha fatto notare il responsabile dell’Ifremer.

Per combattere la proliferazione dei rifiuti di plastica, l’Unione europea ha approvato a maggio una direttiva che vieta, a partire dal 2021, la vendita di una serie di prodotti in plastica monouso [Quali prodotti non troveremo più nei supermercati dopo lo stop alla plastica usa e getta].

Il Consiglio europeo: dal 2021 vietati oggetti in plastica monouso

L’Ue mette al bando i prodotti usa e getta. Ma per farlo riempie l’Africa di plastica

Ti potrebbe interessare
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ambiente / La lunga marcia dell’idrogeno verde nell’Unione europea
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ambiente / La lunga marcia dell’idrogeno verde nell’Unione europea
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Clima senza pace: Ricchi VS Poveri
Ambiente / Chicco Testa a TPI: “Contro i gas serra la soluzione è tornare al nucleare”
Ambiente / E le scorie che fine fanno?
Ambiente / Quei reattori Made in Italy
Ambiente / Il prof. Di Castelnuovo a TPI: “Il nucleare? Costi enormi e i tempi sono troppo lunghi: ecco perché dico no”
Ambiente / Il nuovo nucleare? “Si creeranno 117mila posti di lavoro in Italia”
Ambiente / La mappa dei mini-reattori