Svelato il nome dell’inventore dei Bitcoin
L’inventore della moneta virtuale finora conosciuto solo con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ha rivelato la sua identità in un’intervista alla Bbc
L’imprenditore australiano Craig Wright ha rivelato pubblicamente di essere l’inventore dei Bitcoin, la moneta virtuale nata su internet nel 2009.
La sua ammissione, fatta in un’intervista alla Bbc, all’Economist e a GQ, mette fine a anni di speculazioni sull’identità dell’uomo che ha tentato di rivoluzionare il sistema di pagamenti digitali, finora conosciuto solo con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.
Le prove tecniche fornite sono state ritenute attendibili. Wright ha mostrato la firma digitale con un codice crittografato utilizzato per una delle prime transizioni in Bitcoin.
La Bbc, inoltre, ha affermato che alcune figure di spicco nella comunità delle Bitcoin, come Gavin Andresen, il direttore scientifico della Bitcoin Foundation, hanno confermato le dichiarazioni di Wright.
Nel dicembre del 2015 la casa di Wright a Sidney era stata perquisita dalla polizia australiana, dopo la pubblicazione da parte della rivista Wired di alcune mail che identificavano lui nell’inventore della cripto-valuta.
A differenza delle monete tradizionali, i Bitcoin non sono distribuiti da una banca centrale o legati a beni fisici come l’oro, ma sono come dice il nome dei bit, numeri.
I calcoli su complessi algoritmi per verificare che le transazioni di denaro virtuale avvengano in modo lecito e sicuro sono fatti dai computer degli utenti attraverso una procedura detta mining.
Poiché non è necessario registrare gli “indirizzi”, ovvero portafogli virtuali dove ricevere i Bitcoins, la cripto-valuta garantisce la natura anonima della transazione.
Attualmente esistono circa 15 milioni di Bitcoin. Secondo alcuni esperti, come primo miner di Bitcoin, Satoshi Nakamoto ha un valore in cripto-valuta di 1 milione di Bitcoin, l’equivalente di circa 450 milioni di dollari.