Sui social si “prega” per gli incendi in Amazzonia, ma con le foto sbagliate
Le foto sbagliate sui social degli incendi in Amazzonia
Il dramma degli incendi in Amazzonia ha mosso non solo gli attivisti: anche i social si sono mobilitati per sensibilizzare su un tema tanto delicato come la distruzione del polmone della terra. E così sul web è nato un hashtag per diffondere il più possibile una preghiera corale che risvegli gli animi dei potenti, in primis del presidente Jair Bolsonaro.
Su Twitter si sono moltiplicati i post con l’hashtag #PrayforAmazonia: immagini della foresta pluviale che va a fuoco, animali che scappano, zone interamente carbonizzate si rincorrono sul social.
Alcuni media, però – tra cui La Repubblica – hanno fatto notare come le foto che intasano le bacheche al grido di #PrayforAmazonia non siano tutte relative agli incendi che in questi giorni stanno divorando la foresta dell’Amazzonia.
Alcuni scatti risalgono a incendi avvenuti negli anni addietro, altri, invece, arrivano da altri paesi che, al momento, stanno vivendo lo stesso dramma dell’Amazzonia. Una delle foto in cui ci si imbatte di più cercando #PrayforAmazonia è uno scatto che riprende dall’alto un incendio. La foresta a metà: da una parte gli alberi ancora verdi, dall’altra quelli carbonizzati e in mezzo una linea di fuoco.
Ecco, questa immagine non riprende l’Amazzonia che brucia oggi, ma un incendio di almeno cinque anni fa.
Un’altra immagine che sta circolando molto in queste ore sul web è quella di una scimmia che urla disperata. In piedi sulle zampe anteriori, l’animale sembra reggere tra le braccia, in un gesto tutto umano, il corpo senza vita di un’altra scimmia. La foto è molto forte e suscita sdegno e commozione, ma non è attuale e quella scimmia non si trovava in Brasile. Lo scatto è del 2017 e quei due animali si trovavano in India.
Il terzo scatto che in questi giorni sta facendo il giro del web è quella di un coniglio carbonizzato. La foto è terribile, ma anche in questo caso non è strettamente attuale: risale al novembre del 2018, quando un ingente incendio ha devastato la California.