Il mondo questa settimana
Uno sguardo agli eventi più importanti degli ultimi sette giorni
Enrico Letta ha ricevuto dal presidente Napolitano l’incarico di formare un nuovo governo in Italia. La scelta di Letta, già vicesegretario del Partito Democratico, potrebbe mettere fine a due mesi di stallo politico nel Paese. Letta ha già dichiarato che cercherà di alleggerire le politiche di austerity europee.
Il Portogallo ha rivelato un ambizioso programma per stimolare la crescita economica del Paese. Il governo intende ridurre le imposte sulle società e implementare un sistema di incentivi volto a richiamare investimenti stranieri.
La Commissione Europea ha proposto l’inizio di colloqui con la Serbia per l’ingresso del Paese nell’Ue, in seguito alla normalizzazione delle relazioni con il Kosovo. Con una svolta nelle trattative, la Serbia ha concesso al Kosovo il controllo sulle aree serbe del nord del Paese, sebbene non abbia riconosciuto la sua richiesta di indipendenza.
Dopo 136 ore di dibattito parlamentare e mesi di manifestazioni da entrambi i lati, il Parlamento francese ha legalizzato i matrimoni omosessuali e le adozioni da parte di coppie gay e lesbiche, rendendo la Francia il 14esimo Paese a conquistare questo traguardo. “Matrimoni per tutti” era stata una delle promesse elettorali di Hollande.
Dzhokhar Tsarnaev, il sospetto attentatore della maratona di Boston rimasto in vita, rischia la pena di morte. La Casa Bianca ha fatto sapere che non sarà trattato come un combattente nemico perché naturalizzato statunitense. Secondo il sindaco di New York, i due avevano in programma un attentato a Times Square.
Horacio Cartes è il nuovo presidente del Paraguay. La sua elezione riporta al potere il Colorado Party, che aveva perso le elezioni del 2008 dopo 60 anni.
La polizia in Canada ha arrestato due sospetti terroristi per aver pianificato un attentato a un treno passeggeri. Secondo le forze dell’ordine, gli uomini avevano ricevuto istruzioni da elementi di al-Qaeda in Iran, ma non avrebbero ricevuto sostegno dal governo iraniano.
La Corea del Nord ha rifiutato venerdì 26 l’offerta di dialogo di Seul sui colloqui da tenere per individuare possibili soluzioni per Kaesong, il distretto industriale a sviluppo congiunto fermo da un paio di settimane. Lo riferisce l’agenzia sudcoreana Yonhap.
Un edificio di otto piani che ospitava alcuni laboratori per produzione di abiti e un centro commerciale, alla periferia di Dacca, Bangladesh, è crollato mercoledì 24 provocando la morte di più di 300 persone e il ferimento di oltre 1.000, hanno riferito le autorità. Il bilancio rimane provvisorio perché molte persone sono ancora intrappolate tra le macerie dell’edificio.
In seguito all’ingresso di 8 navi cinesi nelle acque territoriali delle isole contese Senkaku/Diaoyu, il premier giapponese Shinzo Abe ha dichiarato mercoledì 24 che “in queste circostanze sarebbe naturale respingerli con la forza, se cercassero di sbarcare”.
Un’autobomba è esplosa martedì 23 davanti all’ambasciata francese a Tripoli, Libia, ferendo tre persone, due addetti alla sicurezza francesi e una ragazza libica. Nonostante l’attentato non sia stato rivendicato da nessuno, le autorità libiche hanno arrestato venerdì 26 quattro estremisti religiosi.
Gli Stati Uniti hanno affermato per la prima volta, attraverso il segretario alla Difesa, Chuck Hagel, che il regime siriano avrebbe usato armi chimiche, su piccola scala. Hagel, in visita ad Abu Dhabi, ha usato toni cauti dicendo che le informazioni dell’intellingence vanno verificate per evitare gli errori della guerra in Iraq.
L’aviazione israeliana ha abbattuto giovedì 25 un drone proveniente dal Libano, che era entrato nello spazio aereo dello Stato ebraico. I sospetti sono ricaduti immediatamente su Hezbollah ma lo stesso giorno la tv del gruppo, Al Manar, ha diffuso la smentita del gruppo stesso.