Il mondo questa settimana
Uno sguardo agli eventi più importanti degli ultimi sette giorni
In presenza della regina Elisabetta II e di capi di Stato da tutto il mondo, mercoledì 17 aprile si sono tenuti a Londra i funerali di Margaret Thatcher, primo ministro conservatore del Regno Unito dal 1979 al 1990 e uno dei politici britannici più celebri e più controversi.
Come richiesto dal presidente francese,Francois Hollande, dopo lo scandalo legato all’ex ministro del Bilancio Jerome Cahuzac, i ministri francesi hanno pubblicato on-line il loro patrimonio, un provvedimento del tutto inedito in Francia.
In Russia il processo del più noto e importante dissidente anti-Putin, Alexei Navalny, accusato di appropriazione indebita, sarebbe dovuto iniziare mercoledì 17 aprile. Tuttavia i giudici del tribunale distrettuale di Leninsky a Kirov hanno deciso di concedere maggiore tempo alla difesa per studiare il materiale processuale (circa 29 volumi di carte e documenti), rinviando l’udienza al 24 aprile.
Testa a testa serrato in Venezuela nelle elezioni per designare il successore di Hugo Chavez alla guida del Paese. Il presidente ad interim Nicolas Maduro ha sconfitto il leader dell’opposizione Henrique Capriles, ma la sua è stata una vittoria di misura. Il delfino di Chavez ha vinto con il 50,7 per cento dei suffragi.
A Boston, negli Stati Uniti, alle 14.45 ora locale di lunedì 15 aprile, due esplosioni all’altezza della linea di arrivo della grande maratona cittadina hanno ucciso almeno tre persone, mentre decine sono state ferite, stando alle stime ufficiali.
L’ex-numero due dell’esercito messicano, il generale in pensione Tomas Angeles Dauahare, in galera da maggio del 2012 per presupposti legami coi narcotrafficanti, è stato messo in libertà il 17 aprile per mancanza di prove sufficienti.
Un terremoto di magnitudine 7.8 ha colpito il confine tra Iran e Pakistan, causando decine di morti e distruggendo centinaia di case. Il Pakistan ha inviato truppe per aiutare le aree più colpite, nella provincia del Balochistan, dove sono morte almeno 35 persone.
Un tribunale pakistano ha dichiarato inammissibile la candidatura dell’ex leader Pervez Musharraf alle elezioni che si terranno a maggio nel Paese. Il giorno successivo, una corte ha ordinato il suo arresto.
La Corea del Nord ha sottoposto alla Corea del Sud e agli Stati Uniti un elenco di condizioni propedeutiche ai colloqui per mettere fine all’escalation di tensioni nella penisola. Tra queste, la sospensione delle sanzioni Onu nei confronti di Pyongyang.
La crescita economica della Cina ha subìto un inatteso rallentamento nel primo quadrimestre del 2013, suscitando dubbi sulla forza effettiva della recente ripresa del Paese. Un ulteriore motivo di preoccupazione è nato con la diffusione di un nuovo ceppo di influenza aviaria, che avrebbe infettato già 82 persone, uccidendone 17.
In un’intervista rilasciata alla televisione di Stato, il presidente siriano Bashar Al Assad ha accusato le potenze occidentali di sostenere Al Qaeda nel suo Paese, sostenendo che questa posizione verrà pagata a caro prezzo.
Il presidente del Ciad, Idriss Déby, ha affermato che le truppe ciadiane in Mali – circa 2 mila unità – verranno presto ritirate, piuttosto che affrontare una lunga guerra contro i ribelli. Ciò potrebbe costringere la Francia a mantenere le proprie forze nel Paese più a lungo di quanto originariamente stabilito.
Un rapporto dell’Unicef ha riportato il netto calo della pratica delle mutilazioni genitali femminili in Somalia. Il documento è stato realizzato in collaborazione con i governi di Somaliland e Puntland.