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Guerra per l’acqua

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Egitto ed Etiopia si scontrano sul corso del Nilo

Guerra per l’acqua tra Etiopia ed Egitto. Il casus belli? L’avvio, a fine maggio, dei lavori per la deviazione delle acque del Nilo blu. La diga Renaissance che Addis Abeba ha iniziato a costruire rischia infatti di ridurre in misura sostanziale il flusso delle acque per gli altri nove paesi attraversati dal Nilo, in primis Egitto e Sudan. Prometto che con calma parleremo bene delle cause di questa diatriba, vi sono infatti ragioni storiche che risalgono all’epoca coloniale e coinvolgono non solo il Sudan, ma anche gli altri paesi che sono attraversati dal Nilo.

Per ora ci limitiamo a descrivere la risposta egiziana.

Se da un lato i partiti di opposizione colgono l’occasione per mettere in luce l’incapacità governativa della dirigenza islamista, dall’altro quest’ultima cerca di contenere gli eccessivi allarmismi, trattando con la controparte etiope. Grazie alla creazione di una commissione tripartita che comprende anche il Sudan, l’Egitto sta ancora cercando di capire quali potrebbe essere l’effettivo impatto della realizzazione della diga.

Annunciando che il Cairo non accetterà mai un progetto che potrebbe avere conseguenze negative – anche da un punto di vista ambientalistico – sul flusso del Nilo Egitto, il ministro dell’irrigazione Mohamed Bahaa El-Din non si mostra eccessivamente preoccupato e tende la mano alla controparte etiope assicurando che il suo governo non è contrario alla costruzione della diga in sé, ma vuole accertarsi che questa non finisca per nuocere gli altri paesi.

Al Cairo non si parla solo di acqua, ma anche di arte, visto che gli artisti dell’Opera sono in sciopero dopo il licenziamento del loro direttore da parte del nuovo ministro della cultura.

Molti presentano la cosa come una grande novita’. Ricordo che gli artisti avevano gia’ protestato nel giorno in cui il nuovo parlamenteo si e’ insediato. Anche allora la marcia parti’ dall’Opera House.

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