Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 20:50
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Senza categoria

Ecco cosa rischiano i giornalisti e i blogger in Iran

Immagine di copertina

Aumenta la sorveglianza sui blog e sui social network. Da quando Hassan Rouhani è diventato presidente nel 2013, ci sono stati 100 arresti di attivisti digitali

Nell’ultimo mese le Guardie Rivoluzionarie iraniane, che controllano sia l’esercito che le forze paramilitari del Paese, hanno intensificato la sorveglianza sui social network e sui blog degli attivisti.

Per questo motivo, l’otto giugno scorso la Corte Suprema Iraniana ha annunciato l’arresto di “alcuni individui” colpevoli di “atti contro la sicurezza nazionale”.

Tra questi ci sono Mahmud Moussavifar e Shayan AkbarPour, due attivisti che gestivano la pagina Facebook “Rahian” e il blog “Rahi”, oggi reso inaccessibile.

Da quando il conservatore moderato Hassan Rouhani è salito al potere nel 2013, si contano almeno 100 arresti di attivisti digitali, nonostante il presidente abbia più volte promesso il loro rilascio.

I detenuti sono costretti a scontare pene lunghissime, e spesso basta la testimonianza delle Guardie Rivoluzionarie per condannarli. Solo nel giugno 2009, dopo la contestata rielezione di Mahmoud Ahmadinejad, almeno 300 tra giornalisti e attivisti sono stati arrestati arbitrariamente e torturati.

La maggior parte di loro è ancora in carcere. Shahi Savandi Shirazi, arrestata nel 2013 ma rilasciata in seguito, ha raccontato a Reporters Without Borders che in prigione è stata torturata e minacciata di stupro.

Anche una volta tornati in libertà, i giornalisti non possono più esercitare la professione. Con più di 40 milioni di utenti, l’Iran è il Paese mediorientale con più connessioni a Internet.

Rispetto ai tempi di Ahmadinejad, oggi la rete è meno controllata dal governo. Tuttavia, le Guardie Rivoluzionarie amministrano ancora l’enorme business della Compagnia di Telecomunicazioni dell’Iran (TCI), la principale compagnia telefonica del Paese.

Questa si occupa soprattutto dei servizi della rete. Internet ha dato la possibilità a molti blogger iraniani di creare un’informazione indipendente e di cercare di contrastare il governo, ma è anche un canale facile da controllare.

Per questo, le prime vittime del liberticidio condotto dalle Guardie Rivoluzionarie sono gli attivisti digitali. Per esempio, nel dicembre 2013 l’intero staff del sito Narenji sono stati condannati a pene dai 2 agli 11 anni con l’accusa di “collaborare con i media nemici”.

Per ora solo sei di loro hanno ottenuto un rilascio condizionato. Un’altra categoria a rischio sono gli iraniani con una doppia cittadinanza. In molti casi, questi hanno subito delle condanne a molti anni di prigione solo per aver pubblicato su Facebook dei post “scomodi” al governo.

Tra questi c’è Roya Saberi Negad Nobakht, cittadino iraniano e inglese, condannato a 20 anni nel maggio 2014. Ad aprile 2015 la condanna è stata ridotta a 5 anni.

Per Farideh Shahgholi, che ha la doppia cittadinanza iraniana e tedesca, la sentenza è stata di 3 anni. Secondo l’indice 2015 di Reporters Without Borders, l’Iran è al 173esimo posto su 180 Paesi per la libertà di stampa.

Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Donald Trump: "Dio vuole che sia io il presidente"
Senza categoria / Carla: tutto quello che c’è da sapere sul film sulla Fracci (replica Rai 3)
Senza categoria / Regno Unito, il nuovo capo delle forze armate: "Prepariamoci a un'eventuale guerra mondiale entro il 2027"
Ti potrebbe interessare
Senza categoria / Donald Trump: "Dio vuole che sia io il presidente"
Senza categoria / Carla: tutto quello che c’è da sapere sul film sulla Fracci (replica Rai 3)
Senza categoria / Regno Unito, il nuovo capo delle forze armate: "Prepariamoci a un'eventuale guerra mondiale entro il 2027"
Senza categoria / 101% Pucci: tutto quello che c’è da sapere sullo show
Senza categoria / Ferragni di nuovo a Sanremo? Amadeus: “Per me sì”
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 22 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 21 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Senza categoria / Terremoto oggi in Italia 9 gennaio 2024: tutte le ultime scosse | Tempo reale
Cronaca / Foto shock della sanitaria: caposala posta la foto di lei che ricuce un cadavere. Verifiche dell’Asl di Brindisi
Politica / Migranti, Meloni: “Basita per sentenza Catania, pezzo Italia favorisce ingressi illegali”