Una donna ha finto di avere il cancro e ha guadagnato 55mila dollari
Lucy Wieland, 27 anni, ha usato i social media per documentare la sua battaglia contro un finto cancro ovarico e ha raccolto una grossa somma di danaro grazie a FoundMe
Una donna australiana è accusata di aver guadagnato 55mila dollari con le donazione ricevute su un sito di raccolta fondi, dopo aver falsificato una diagnosi di cancro.
Lucy Wieland, 27 anni, ha usato i social media per documentare la sua battaglia contro un finto cancro ovarico: questo è quanto afferma il tribunale di Townsville, nel Queensland.
Come riporta la polizia, Lucy Wieland ha creato un account sulla piattaforma GoFundMe per chiedere aiuto finanziario.
“Lucy ha 27 anni, è sposata da poco e lotta per sconfiggere un tumore ovarico”, si leggeva sul sito.
La donna è stata arrestata dopo una soffiata di qualche altro utente che utilizza la piattaforma di raccolta fondi.
Le immagini pubblicate dalla donna sul suo account Instagram all’inizio del 2018, la ritraggono con attrezzature mediche come maschere di ossigeno e ausili per la deambulazione: tutto falso.
Altre foto la ritraggono mentre sembra ricevere un trattamento con farmaci per via endovenosa e la perdita dei capelli.
“L’esaurimento sta diventando un problema”, si legge in un post. “Come sempre sono così grata per il supporto di tutti”, dice un altro.
Non è chiaro se il suo partner, che appare in alcune delle sue foto, fosse a conoscenza della presunta frode, o se Lucy Wieland soffra di altre condizioni mediche a livello psichiatrico.
L’ispettore del Queensland, Chris Lawson, ha detto ai giornalisti fuori dal tribunale che il caso è stato “scoraggiante”.
“Le vere vittime qui sono le persone della comunità che hanno cercato di aiutarla”, ha detto.
Lucy Wieland è stata rilasciata su cauzione ma ha dovuto consegnare il passaporto e non potrà lasciare il paese. Dovrebbe comparire nuovamente in tribunale a dicembre, ha aggiunto la ABC.
La magistrata Rachel Todd si è opposta alla libertà su cauzione per la signora Wieland, affermando che la donna ha tradito in modo significativo la fiducia della comunità.
La piattaforma GoFundMe ha specificato a TPI: “la campagna di Lucy Wieland è stata segnalata tempestivamente al nostro team, è stata rimossa e tutti i donatori saranno rimborsati grazie alla protezione e alla garanzia di GoFundme. Qualsiasi frode, sia online che offline, è contro la legge. Per questo, oltre a proteggere i donatori con il rimborso, assistiamo le forze dell’ordine locali nelle indagini”.
“È importante sottolineare che l’uso improprio è estremamente raro sulla nostra piattaforma di raccolta fondi sociale: costituiscono meno dell’1 per cento del totale. In questo piccolo numero di casi di abuso, GoFundMe interviene per risolvere il problema. Tutti i donatori dovrebbero sentirsi sicuri nel fare una donazione su GoFundMe: è il posto più sicuro da offrire e gli utenti sono completamente protetti”, concludono.
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