L’avanzata dei sovranisti: nel Regno Unito stravince Nigel Farage
L’avanzata dei sovranisti alle Elezioni Europee 2019 passa anche attraverso il successo nel Regno Unito di Nigel Farage, leader del nuovo Brexit Party. “Una grande vittoria per il Brexit Party”, ha detto il deputato europeo ai microfoni di SkyNews commentando il risultato del suo partito e sottolineando “la notte terribile dei Tory” e il risultato negativo anche del Labour, fra l’altro in aeree prevalentemente brexiteer come “il Galles e il nord dell’Inghilterra”.
Elezioni Europee 2019 | Nigel Farage | Brexit Party
Secondo una prima proiezione della Bbc il Brexit Party di Farage ha trionfato con il 32 per cento, con i LibDem filo-Ue secondi al 19 per cento (più 11 per cento), il Labour terzo in calo al 16, i Verdi (due punti in più) all’11 per cento, e i Tory solo quinti crollati al record negativo storico dell’8 per cento.
“Si è trattata di una sveglia” da parte degli elettori, “di un messaggio chiaro, spero che Westminster lo raccolga”, ha detto Farage invocando un posto ora al tavolo dei negoziati con Bruxelles per il suo partito, come garante dell’uscita di Londra dall’Ue “entro il 31 ottobre” senza ulteriori rinvii.
> I risultati del voto delle Europee 2019 nel Regno Unito
Il successo di Farage arriva mentre cresce sensibilmente nel Parlamento Ue il gruppo di Matteo Salvini e Marine Le Pen. Secondo i risultati sulle elezioni diffusi dopo la chiusura dei seggi dall’Eurocamera il gruppo Enf, che in futuro sarà ribattezzato Alleanza europea dei popoli e delle nazioni, dovrebbe passare dagli attuali 37 seggi al Parlamento Europeo a 55 seggi, cui in futuro si potrebbero aggiungere gli eurodeputati dei partiti che non hanno ancora formalmente aderito al gruppo ma che erano alla manifestazione di Salvini per un totale di 71 seggi.
Tra questi ci sono anche Alternative für Deutschland (Afd), che ha raccolto 11 seggi, il Partito del popolo danese, che ha portato a casa 2 seggi, e i Veri finlandesi, con 2 seggi, e i nazionalisti estoni di Ekre, 1 seggio. A trainare il risultato è stato, oltre al boom della Lega, anche l’exploit di Rassemblement National in Francia, e dei nazionalisti fiamminghi di Vlaams Belang in Belgio.
Ancora non è chiaro poi dove confluiranno gli eurodeputati di Farage, che con il suo Brexit Party ha avuto un successo schiacciante nel Regno Unito e che, in attesa della Brexit, è corteggiato dalla Lega.