Elezioni in Australia: vincono i conservatori
Il 18 maggio i cittadini dell’Australia hanno eletto i membri del prossimo Parlamento, l’organo bicamerale che detiene il potere legislativo.
Alla vigilia del voto i sondaggi davano in leggero vantaggio i Laburisti, fino ad oggi all’opposizione, a tutto svantaggio dei Conservatori al governo. Ma i risultati sembrano smentire le proiezioni.
Con la metà dei voti scrutinati infatti la coalizione dei Liberali guidata dal premier uscente Scott Morrison è in leggero vantaggio sui Labour di Bill Shorten. Resta però da capire se il primo ministro sarà in grado di trovare gli alleati necessari per creare un nuovo esecutivo.
Il leader dell’opposizione Bill Shorten ha già concesso la vittoria all’avversario: “Questa campagna elettorale è stata, in certi occasioni, velenosa. Ma adesso che la fida è finita abbiamo tutti la responsabilità di rispettare il risultato”.
Elezioni Australia 2019 | I candidati
I conservatori sono guidati da Morrison, uomo politico noto per la linea politica particolarmente dura verso i profughi che ha di fatto fermato il traffico di boat people da porti del sudest asiatico. Una volta diventato ministro del Tesoro, ha vantato una buona gestione dell’economia che lo ha aiutato nelle elezioni.
Shorten è invece il leader del partitoLaburista, carica che ricopre dal 2013. Dopo una lunga carriera sindacale entra in Parlamento nel 2007 e si è presentato alle elezioni con una squadra di governo alternativa dopo un periodo di instabilità politica che ha visto l’avvicendamento di tre primi ministri conservatori.
Elezioni Australia | Come funziona il Parlamento
Il Parlamento Federale australiano, o del Commonwealth, come in Italia, è suddiviso in due rami. È composto dal Senato, la camera alta, composto da 76 senatori, 12 per ciascuno dei sei Stati e 2 per ognuno dei due territori in cui è suddiviso il Paese del Commonwealth, e da una Camera dei Rappresentanti, con 150 parlamentari, uno per ogni divisione elettorale amministrativa. I 150 membri della Camera vengono eletti ogni 3 anni. I senatori invece restano in carica per 6 anni, ma il sistema australiano prevede che la metà di questi venga eletta ogni tre anni.
In Australia dal 1924 recarsi alle urne per le elezioni federali è obbligatorio: il cittadino iscritto nei registri è tenuto a recarsi al seggio il giorno delle elezioni, ma in alternativa può accordarsi con l’ufficio elettorale per votare nei giorni precedenti.
Se l’elettore non esprime la propria preferenza deve pagare una multa di 20 dollari australiani (circa 18 euro) e corre il rischio di finire davanti a un giudice e di incorrere anche in una pena detentiva.