Denti umani nel cibo dei rifugiati dell’isola di Manus
I profughi hanno denunciato la scarsa igiene e la pessima qualità degli alimenti serviti alla mensa del centro di detenzione
Alcuni migranti del centro di detenzione per rifugiati dell’isola di Manus, nella Papua Nuova Guinea, hanno denunciato la qualità del cibo che viene servito alla mensa, mostrando le foto di due denti umani trovati nel pranzo.
“Questo è il cibo che ci danno: è sempre disgustoso. Ci trattano come animali. Peggio degli animali”. Ha affermato un profugo intervistato dalla sezione australiana del quotidiano britannico The Guardian.
Le tracce umane nel cibo non sarebbero le prime rinvenute all’interno del centro detentivo dell’isola. Nel 2013 l’organizzazione umanitaria Amnesty International aveva denunciato un caso simile, dichiarando che il trattamento riservato ai rifugiati costituiva una violazione dei diritti umani.
Lo scorso venerdì 30 ottobre, due giorni prima del rinvenimento dei due denti, cento richiedenti asilo si erano sentiti male dopo aver mangiato alla mensa del centro. Le autorità non avevano ammesso la propria colpa a riguardo e avevano sostenuto non si trattasse di intossicazione alimentare, ma di gastroenterite e diarrea dovute alla poca igiene dei migranti, che non si sarebbero lavati le mani prima di pranzare.
Uno dei rifugiati intervistati ha sostenuto che spesso lui e i propri compagni hanno trovato insetti all’interno del cibo servito alla mensa e che è risaputo che le vivande non vengano conservate in maniera igienica, sull’isola.
L’isola di Manus è una delle rotte obbligatorie dei migranti che, tentando di arrivare in Australia, vengono spediti nelle isole del Pacifico dove possono presentare richiesta d’asilo. Anche qualora la propria domanda dovesse essere accettata, però, non sarebbe permesso loro di trasferirsi in Australia e dovrebbero rimanere ad abitare sulle isola.