Curon, il trailer della nuova serie televisiva italiana su Netflix
Quali misteri cela il lago di Resia?
Curon, la nuova serie televisiva italiana su Netflix: il trailer
Il lago di Resia è un luogo incantevole e perfetto per celare arcani segreti ed è da questo prezioso spunto che partiamo col raccontarvi di Curon, la nuova serie televisiva italiana che approderà presto su Netflix.
Il colosso dello streaming internazionale ha messo in cantiere un altro progetto italiano. Dopo aver concesso diversi esperimenti alla produzione made in Italy (come Baby), arriva anche Curon.
Quali segreti nasconde il lago di Resia? Questa è l’unica frase che possiamo estrapolare dal teaser trailer di Curon, presentato in anteprima al Festival della serie tv a Milano.
Non è stata ancora rilasciata una data ufficiale di Curon, ma sappiamo che la serie è stata scritta da Ezio Abbate (Suburra), Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Gatano.
Curon si colloca al di sotto del genere soprannaturale, un esperimento tutto italiano ambientato nell’omonimo paesino in provincia di Bolzano dove spunta il pittoresco campanile al centro del lago.
La storia racconta di misteriose vicende accadute e che continuano ad accadere nel paesino, quando una madre decide di tornare lì, proprio dov’è nata, insieme ai suoi figli ormai adolescenti.
Le riprese di Curon sono partite in Val Venosta, Alto Adige. La serie dovrebbe essere composta da otto episodi, ma niente è dato per certo, così come la trama.
Curon, il lago di Resia sopra Bolzano: dov’è, la sua storia
Il lago di Resia custodisce quest’antica chiesetta romanica del 14esimo secolo, che a sua volta è stata testimone della brutalità della Seconda Guerra Mondiale.
A metà del 1800 fu completato un progetto da parte di un ingegnere per abbassare il lago di Curon facendo degli argini per contenere il Rio Carlino. Ma poco dopo, fu presa la decisione di sfruttare il torrente per creare un bacino artificiale e ricavarne energia elettrica. Poco prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il livello dell’acqua si alzò di cinque metri ma nessuno sembrò preoccuparsene.
Il progetto di costruire la diga proseguì e andò in stand-by a causa della Guerra ma, dopo la fine di quegli anni di terrore, si tornò a parlare della diga. I lavori furono ultimati nel 1950 nonostante le proteste dei cittadini. Una volta chiusa la diga, l’acqua salì fino a sommergere quasi 700 ettari di terreni e oltre 150 case.
Tutto fu sommerso, eccetto il campanile della Chiesa di Santa Caterina, costruita nel 1357, che ancora oggi spunta dall’acqua del lago ed è una memoria storica di quello che è accaduto.
Netfix non ha ancora comunicato una data ufficiale di Curon.